TV Lumière, “Avrei dovuto odiarti”: recensione e streaming
Avrei dovuto odiarti è il quarto album dei Tv Lumière, in uscita per l’alternative label I Dischi del Minollo. Al posto del noise-rock e del dark qui si trova più spazio per atmosfere folk, dove i testi diventano un canale comunicativo necessario quanto il motivo sonoro.
Nove canzoni, che godono dell’aiuto di Carlo Zambron alla registrazione. I TV Lumière sono Federico Persichini alla chitarra e voce, Ferruccio Persichini alla chitarra, Yuri Rosi alla batteria e Alessandro Roncetti al basso.
TV Lumière traccia per traccia
“Avrei dovuto odiarti/ma avevo altri impegni”: comincia così il disco e la title track Avrei dovuto odiarti, piuttosto lugubre e minacciosa nel suo incedere, carica di drumming e di chitarre, sofferta e cupa.
Appena più moderate le atmosfere de L’appartamento sul Lungonera, che fa pensare fin dall’inizio a sonorità in stile Sonic Youth, anche se poi prevalgono modelli più italiani.
Canzone bianca parte da un ronzio elettrico prolungato, per poi modulare un cammino lento e marcato, forse il primo vero momento di calma del disco.
C’è qualcosa di analogico e qualcosa di melodico alla base de La strage di san Valentino, uno strumentale lungo e significativo.
Un retrogusto western caratterizza Un sicario, in cui il cantato ritorna e anche con un certo spirito epico e con molte risonanze.
Pur trasferendosi in mare, lo spirito di Fondo alle ancore! non è così lontano dal brano precedente. Tuttavia il cantato si allunga un po’ come le onde, risultando in effetti un po’ più languidi.
I sottotemi bellici emergono qui e là in tutto il disco, ma in particolare ne Il Tranello, morbida ma molto malinconica.
Canti antichi sono quelli di Ipotesi di ritirata, quasi lirica nel cantato e religiosa nell’incedere.
Si torna in alto mare con Sonny J. Barbieri, che narra di un naufragio al largo di Ellis Island (lo storico approdo di chi cercava di emigrare negli Stati Uniti). La chiusura dell’album è corale e drammatica.
Disco intenso e ben scritto, quello dei TV Lumiére, che calibrano bene testi e suoni, infondendo energia ed esperienza in un album molto ricco.