Esce su tutte le piattaforme digitali il primo ep di Al!s dal titolo Annuario, un nuovo capitolo già anticipato dal singolo Addio per niente, un brano che si svelava personale e intenso, ed era stato dedicato a chi non riesce a dire addio, che sviscera le dinamiche di una relazione tossica e non solo, in un brano atipicamente estivo.
Annuario è disco che suona come un timido manifesto generazionale e un’autobiografia musicale, condivisa con altre ragazze sole e ricordi scomodi.
Tutte le canzoni all’interno di ‘Annuario’ sono come varie fotografie dell’Alice di quest’anno. Mi sono messa in posa per ricordarmi quante cose diverse si possono essere in un così breve periodo di tempo, e che non c’è niente di male nel non sceglierne solo una. Questo ep è un inno all’accettazione di noi stessi in tutto e per tutto: dalle delusioni amorose all’ansia che ci mangia la pancia
Al!s traccia per traccia
Pianoforte, melodia e cantato un po’ ansiogeno ma pieno di sentimenti con Addio per niente, singolo e apertura del disco, a dare il tono a un disco che si preannuncia pieno di tristezze e di pop.
Questioni di polvere, di sogni e bisogni quelle che si affrontano in Annuario, title track che conferma il discorso con il pianoforte e quello con tendenze sentimentali piuttosto addolorate.
Cambia l’aria con Dinamite, che si veste di urban e si fa fitta e battagliera, con qualche accenno orientaleggiante. Curiosa e piuttosto breve Discorotto, che prende sulle prime le modalità della filastrocca infantile, per poi cambiare parzialmente forma.
Risonanze r&b quelle che aprono furgone bianco, rappata morbidamente e ricca di sensazioni black, in grado anche di mettere in evidenza riflessi e sensualità dell’interpretazione.
Sogni rotti e aghi nell’incipit di Posacenere, che parla molto di sangue e un po’ di droga e di dipendenza, ma in modo quasi festoso e su ritmi abbastanza electro.
Rallenta di nuovo Stupido, che sa di ballad e di notturno, con la voce e un background minimal, per aumentare il senso di intimità. A chiudere, ecco una molto animata e quasi frenetica, ma variabile lungo il percorso, Viole.
La partenza dell’ep sembra un filo in sordina, ma poi Al!s si anima parecchio e mette in mostra versatilità, talento e capacità. Il disco mostra molte facce e una buona scrittura, nonché un buon coraggio. Pop con molti nomi e molti colori, ma ricco di sincerità.