E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali Momi, il primo ep di Muriel, progetto poliedrico che compone un’autobiografia musicale. Il titolo rappresenta un concetto intimo e personale: Momi è difatti un nomignolo multiuso, il soprannome che incarna le sue esperienze, le persone a lei più care, il suo di quando era bambina.
Realizzato interamente in spagnolo, l’ep mescola influenze latine, breakbeat, elettroniche e hard groove all’interno di una dimensione capace di contrastare le convenzioni del pop tradizionale.
Prodotto e registrato in maniera indipendente, Momi è il risultato di un intenso lavoro in collaborazione con il compagno dell’artista, Lorenzo Di Gemma (Kenzo) nonché parte fondamentale del progetto stesso.
Muriel traccia per traccia
Dolce e morbida, Na na na è un’intro che ha sapori d’infanzia e di tenerezza. Sapori del tutto diversi nella scomposta, che si deposita sul fondo del dancefloor, ma con sentori di industrial e alternative, mentre si chiude parlando di pistole.
Affiorano dolori e altre sensazioni taglienti con A Mi Hija Vittoria, una dedica con autotune, per un percorso molto accidentato dai glitch e dalle direzioni contraddittorie dell’elettronica. Una serie di confidenze sottovoce si nascondono in un pezzo volutamente fuorviante.
Una preghiera infantile viene inghiottita da Complejo de Diòs, che riprende a ballare su ritmi spezzati e irregolari. Tutt’altre idee quelle di De+Iado Spicy (Outro), che porta fuori dall’ep su canali techno, per un’uscita abbastanza conturbante.
C’è molto di spiazzante e inquieto sia nell’ep, sia nella copertina volutamente disturbante dell’ep di Muriel, che assaggia l’acqua con un piccolo pugno allo stomaco in forma di cinque pezzi deviati e devianti. Il risultato è potente e molto interessante.
Genere musicale: elettronica, alternative
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