Stagioni Asincrone è il nuovo disco di AEntropica: dieci brani che esplorano sensazioni sonore differenti, costruendo un sentimento omogeneo, capace di adattarsi in modo plastico ai numerosi temi trattati nel corso dell’album.

AEntropica ha preso forma durante il primo lockdown del 2020 e si è sviluppato in un lungo processo di scambio, creazione e stratificazione. Le musiche fluide e minimaliste di Carlo Olimpico si sono intrecciate alle evocative e potenti parole di Valentina Mariani, che ha anche contribuito con intuizioni melodiche e raccordi narrativi.

AEntropica traccia per traccia

Con suoni che sanno di acido prende il via il disco: Il Mare Nuovo è il primo brano, che poggia su fondamenta linguistiche importanti, ma anche su una rapidità musicale e su una certa fluidità complessiva.

Esuli ha dinamiche più appuntite, con voci virate e sensazioni synth pop. Una vitalità molto importante caratterizza il brano, che esprime i propri disagi utilizzando una vasta palette di colori.

Con Virginia si entra in campo new wave: gli ultimi scampoli della vita di Virginia Woolf fanno da sfondo a un brano narrativo e intenso. Con Neve a maggio si incontrano fenomeni meteorologici inconsueti, che per contrasto fanno scomparire le paure del futuro.

La storia di Ulisse è invece il background sul quale si muove con circospezione un brano dai sapori r&b. Linee di basso e battiti non sempre regolare si intrecciano a rafforzare il pezzo.

Corale e veloce ecco poi La Sete, che ha ritmi vertiginosi e una certa insistenza accanita. Il Guado sceglie percorsi del tutto diversi con il sax che si occupa di aprire la strada, mentre poi la chitarra elettrica si fa spazio, per un brano decisamente sperimentale ed esplorativo, con il cantato che riempie di senso il brano, ma con calma.

Chitarra classica e un certo impeto per Zeno, che fa riferimento al protagonista del celebre romanzo di Italo Svevo. Le contraddizioni del personaggio prendono forma, mentre l’ultima sigaretta si consuma, accanto a mille ansie.

Controvento parla invece di Giuseppe Pinelli, ingiustamente accusato della strage di piazza Fontana: il suo tragico volo dalla finestra della Questura diventa quasi un volo di Icaro, in una sorta di metafora storica.

L’album si chiude sulle note rallentate di Autunno, che parla dell’eresia del mondo infranto, in un congedo ricco di vibrazioni.

Un progetto particolarmente vivo e interessante prende forme inconsuete: AEntropica trova spazio per pensieri e suoni alternativi in un disco dai molteplici accenti, ma godibile dall’inizio alla fine.

Genere musicale: alternative

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