In breve: cinque nuove segnalazioni per te

TRAKS rinnova l’appuntamento con le recensioni in breve: ecco cinque dischi che potresti esserti perso.

 I miei migliori complimenti, “Le disavventure amorose di Walter e Carolina

Le disavventure amorose di Walter e Carolina è l’ep di esordio de I miei migliori complimenti. Cinque tracce per cinque sentimenti, quelli che accompagnano la fine di una storia d’amore, con testi ironici, carichi di metafore, accompagnati da un pop-elettronico che si presta a far muovere le gambe sotto la scrivania. Fin dalle prime battute di Colazione da Gattullo, che ha il compito di aprire l’ep, si delinea lo stile scelto da Walter Ferrari, vero nome dell’autore, che ha scritto, prodotto, registrato e interpretato i brani che lo compongono direttamente a casa, utilizzando il solo computer. Si prosegue con Alle fragole, ironica e pungente, e Morire di malinconia, dove i synth caricano i ritornelli. I due pezzi finali, Le piante di plastica e Shazam, smorzano i toni e decelerano il ritmo, lasciando spazio alla rassegnazione e alla consapevolezza. Apprezzabile esordio, che convince soprattutto perché offre una chiave di lettura giovane e fresca a un tema particolarmente inflazionato.

Chiara Orsetti

Giovanna Dazzi, “Orione”

Orione è il titolo del nuovo EP di Giovanna Dazzi, pubblicato lo scorso 20 Gennaio, a distanza di sei anni dal precedente lavoro. Qui cantautorato classico ed  elettronica, due mondi apparentemente difficili da coniugare, riescono a trovare un piacevole equilibrio grazie al talento compositivo dimostrato dalla cantautrice parmigiana. Un alone di mistero cosmico avvolge la title track, dove la dimensione acustica si fonde con quella elettronica, creando un ambiente confortevole ed accogliente allo stile del cantato dell’artista.  Fidarsi è meglio mantiene il ritmo, puntando a sfatare il mito della diffidente  prudenza che ci appartiene intrinsecamente. Il risultato è assolutamente pop. Terza e ultima traccia, Foto Clandestine cambia registro, abbandonando l’elettronica e accostandosi alla canzone d’autore in senso più classico, per raccontare di un amore vissuto senza inibizioni. Avvolgente e morbido, Orione tocca vari livelli del nostro quotidiano, in un piacevole, seppur breve, viaggio.

Chiara Orsetti

Senna, “Giornata tipo”

I due  fratelli polistrumentisti Senna, provenienti dal litorale romano, hanno alle spalle qualche festival e concorso, preludio a un ep d’esordio dal titolo Giornata tipo. Le quattro canzoni costituiscono una sorta di mini-concept, dedicato ai momenti di una giornata post-sbornia. Con qualche suggestione tipo Extreme l’ep si apre con Tutto eccetto me, in cui i due si avventurano in discorsi rock di un certo spessore e intensità. Chitarra ed effetti presiedono a Pecora nera, con influssi blues, qualche idea più ironica ma anche un’attenzione alla vocalità che si conferma. Blues è anche l’ambiente in cui si muove la notturna Navigli blues. Si chiude con B-side, che ha l’attitudine della ballad. Un lavoro consistente e un esordio di buone prospettive per il duo.

Pheeler, “My Path ep”

L’etichetta tedesca Resopal Schallware ha lanciato a livello internazionale il primo ep, 280 copie in vinile e formato digitale di Pheeler dal titolo My Path EP. Tre tracce più una bonus track contenute in un progetto confezionato grazie a un giradischi e una Akai mpk49 con Ableton music. C’è la ritmica in primissimo piano in pezzi come Music Effects Spirit, anche se con qualche sfumatura più sfuggente e qualche accelerazione improvvisa. One Night One Day la mette sul piano di una techno contemporanea ma non del tutto priva di sguardi al passato. Everything flows invece cita il vinile per introdurre un ritmo molto picchiato e solido.  Tre tracce che fanno un indizio di buona creatività

 

Smegma Bovary, “Disco parziale”

Uscito poco prima di Capodanno, Disco Parziale è il nuovo ep in free download (sul canale bandcamp dell’etichetta Doremillaro) degli Smegma Bovary, che aprono il disco con un remix/mash-up di Dj Sborra Karamazov del brano Olocausto contenuto nell’album Coppa del Nonno. Dopo le citazioni di Prince del remix si passa a Che bei denti che hai, atmosfera lounge un po’ equivoca, completata da chitarra elettrica e vocetta elettronica che neanche negli anni 70. Lamentazioni funebri con violino invece quelle de Il canto delle crisalidi, altro pezzo storto e improbabile. Si chiude con la sincopata Chi sono veramente, con elementi di noise, stesi su un andamento decisamente curioso. Un ep con un certo grado di sorpresa per i sempre sorprendenti Smegma Bovary.

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