Redja, “Prosopopea”: la recensione

redjaI Redja, band experimental-rock pugliese, composta da Giuseppe Balzano (chitarra e voce) Thomas Capozza (basso) e Cosimo Armenio (batteria) pubblicheranno il prossimo 23 dicembre Prosopopea, il nuovo album. Il disco, registrato presso il Runblue Studio 38 di Cerignola, e masterizzato presso lo Spitfire Mastering Studio di Marco Vannucci, è composto da 8 tracce inedite, la cui produzione artistica è stata affidata interamente a Giuseppe Balzano, chitarra e voce della band. «Abbiamo dedicato oltre 2 anni alla realizzazione di questo album» – ha sottolineato il produttore artistico, Giuseppe Balzano – «e siamo felicissimi di vederlo finalmente realizzato». L’uscita dell’album è stata anticipata dalla pubblicazione del videoclip di Prosopopea, title-track del disco.  

Redja traccia per traccia

Dopo un’introduzione cacofonica, la title track Prosopopea decolla verso cieli più noise che psichedelici. Voci filtrate ed estremizzazioni caratterizzano una traccia d’apertura di buon impatto e con esiti vicini al math. Ether è caratterizzata dalle parole di Marzullo in loop, perciò è difficile parlarne bene. Non paghi, i tre insistono sul tema con Rock in Marzullo, pezzo fluido e filante, caratterizzato da esplosioni che fanno pensare all’hardcore.

In Excelsis E Toby parte con molta calma, sorprende per i contrasti molto potenti che propone, e si allunga in maniera melodica fino ai 7 minuti di durata. Si prosegue con Giunone, che torna all’aggressività, ma con una pausa centrale che reindirizza il brano verso giri più melodici. Cry Jerry Cry corre parecchio e si avvale di un cantato, come sempre filtrato, piuttosto tagliente e inquientante, in un altro pezzo lungo e dagli aspetti diversi.

Guendalina Spray ha a che fare con la malattia mentale e ne dà rappresentazioni sonore elettriche e plastiche, che fanno pensare ai primi Verdena. Si chiude con Dervish, strumentale molto rumoroso e accelerato, con pianti di bambini che si trasformano in urla belluine.

Un disco molto sfaccettato, toccato da varie influenze e capace di assumere varie forme, quello dei Redja. La band esplora varie possibilità sonore ottenendo un risultato interessante e complesso.

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