Inizia con un conto alla rovescia la nuova avventura dei Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana che si appresta a pubblicare il primo album di inediti dai tempi di Good Luck, 2012.
Un ritorno in grande stile, che parte dal passato e crea un ponte con il futuro: dopo quasi 15 anni i Giardini di Mirò sono tornati a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore con cui avevano realizzato i loro primi due album Rise and Fall of Academic Drifting e Punk… Not Diet e che li avevano da subito proiettati tra gli imprescindibili degli anni Zero, e non solo.
Si arriva così a Different Times, in uscita a novembre per 42 Records (I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other…), che già si era occupata della ristampa di Rise and Fall of Academic Drifting.
Un equilibrio tra classicità e novità che attraversa tutto il nuovo lavoro, e che ben traspare dalla title track: un viaggio strumentale di quasi nove minuti, dove il classico sound dei Giardini di Mirò viene screziato di suggestioni inedite e dallo spiccato sapore cinematografico.
Un singolo che non ha nessuna caratteristica di un singolo, dall’assenza di cantato, al minutaggio, al videoclip che somiglia più a una video installazione. Quasi una dichiarazione di intenti.