L’intervista: gli Svertexx, gli acrilici e la mortazza #TraKs
Perennemente in bilico tra il nonsense e una profonda, consapevole e risoluta presa per i fondelli, gli Svertexx hanno pubblicato qualche tempo fa Greatest Tits, e noi, consapevoli del rischio, abbiamo deciso di intervistarli.
La vostra band è passata attraverso varie fasi: potete raccontarci qualcosa in merito?
Ci piaci perché sei un osservatore attento, che ha notato subito questa cosa. Agli inizi siamo passati per una fase geometrica, e dopo i primi live siamo passati all’acquerello.
La registrazione dell’album ci ha fatto piombare in una fase introspettiva connotata da un forte uso di oli e acrilici, per poi arrivare al presente con l’astrattismo e le tecniche fusion.
Ecco… Siete arrivati ora all’esordio: come è andata la realizzazione e la registrazione delle canzoni? E’ tutto materiale composto per l’occasione oppure avete tirato fuori un po’ di materiale dai cassetti?
Vogliamo essere sinceri ed evitare grandi giri di parole, insomma non siamo qui per far perdere tempo a nessuno, perché il tempo è denaro e mai come in questi tempi di crisi il denaro e il risparmio sono importanti, anche se voglio vederti te a risparmiare iniziando a lavorare come aiuto-luci per una produzione di una tv locale dopo che sei andato tre anni fuori corso al DAMS.
Ma, tornando sul punto, era materiale che tenevamo nel cassetto, e abbiamo deciso di proporre un album con più tracce che un ep corto sacrificando qualcosa a cui tenevamo, anche se non più molto stilisticamente, di sicuro a livello affettivo.
Mi sembra evidente che siate influenzati dalle band dell’heavy metal classico: quali sono i vostri capisaldi?
La fimmena, il denaro e la mortazza.
Infatti, mi pareva. Il disco è uscito qualche mese fa: siete concentrati sulla promozione oppure avete già materiale nuovo pronto per un prossimo lavoro?
Diciamo che al momento siamo concentrati sul capire come mai abbiamo una band, suoniamo in posti fichissimi (senza merito alcuno ovviamente) ma di figa nemmeno l’ombra!
Quando non siamo concentrati su questo, lavoriamo principalmente su materiale nuovo. Questo disco è stato più uno sfizio, una prova generale che ci eravamo prefissati di fare.
Le nostre intenzioni sono quelle di proporre, con il lavoro successivo che stiamo preparando, un prodotto più in linea con quella che è la forma e la direzione che ormai la band ha preso stilisticamente.