Nadàr Solo feat. Il Teatro degli Orrori, “Il Vento” #quellochesentivo
Il vento è il primo singolo estratto da Diversamente, come?, album del 2013 dei Nadàr Solo, con la partecipazione de Il Teatro degli Orrori.
Non è tanto il sentire male. È lo smettere di sentire. Il dolore, gli affetti, le emozioni, il vento.
Mi sono reso conto in un momento
Che il vento non ne porta più nessuna
Di notizie buone o di cattive
Il vento ha solo smesso di soffiare
Non soffia più
Non muove niente
Non soffia più
Piccole incertezze avvolte come pashmine intorno al collo, vicino al cuore e vicino ai pensieri, arroccate come foglie che senza vento sono costrette a rimanere, quando avrebbero solo voluto far le valigie e andar via.
Le foglie son rimaste un po’ deluse
Avrebbero voluto
Volare almeno un po’
Don Chisciotte non sa più con chi combattere
Le mie scarpe rotte
Non sanno dove andare
E non si muovono i capelli dei ragazzi
Scolpiti come quelli dei Big Jim
Non si alzano le gonne per la strada
Sui viadotti i camionisti non rallentano mai
Ci vuole sempre un senso più spiccato degli altri per sentire veramente. Che sia un sapore, un odore o una sfumatura impercettibile, ci vuole un’abilità innata. Così come per sentire la mancanza del tuo vento, notarne l’assenza.
Andiamo fuori porta tutti quanti
Portiamoci i bambini e i nostri amanti
Portiamoci gli amici
E questa solitudine
E’ l’unica che ancora può spiegare
Perché non soffia più
Non muove niente
Non soffia più
Non dice niente
Non suona più
Al tuo indirizzo
Non canta più
Il tuo bel nome
Non soffia più
Non è tanto il sentire male. Che poi la trovi la strada per curare le ferite. È lo smettere di sentire che non ha rimedio. Non si dimentica mai come si va in bicicletta. Non si può mai dimenticare un dolore che ha anestetizzato i sensi fino al punto di consumarli.
Mi sono reso conto in un momento
Che il vento ha smesso di soffiare
Non muove niente
Le sere senza lucciole trascorrono
Fanno malinconia
Mi fanno piangere
Perché se un giorno poi
Il vento tornasse a soffiare
Non so cosa fare
Non saprei cosa fare