Si chiama Buonanotte il secondo disco di Gigante, in uscita oggi 13 marzo per Carosello. L’album è stato anticipato da tre singoli. Rettile, La felicità a che ora arriva? e Vene. Con il suo primo album, Himalaya, ha convinto pubblico e addetti ai lavori. Nel mentre il suo sound è diventato più maturo, la sua scrittura per certi versi più sincera e la sua narrazione più aperta.

Un titolo molto personale, per un album (quasi) autobiografico. La prima produzione di Gigante era molto incentrata sulle cronache del suo mondo d’ispirazione: letteratura, musica, cinematografia, manga, i riferimenti espliciti o più nascosti erano disseminati nell’intero album.
Per Buonanotte la narrazione si sposta su paesaggi più introspettivi. Gigante abbandona il mondo esterno, quello naturalistico per raccontare qualcosa di più intimo.

Gigante traccia per traccia

L’apertura è affidata alle note morbide e avvolgenti di Lontra, introduzione strumentale con qualche retrogusto black.

Molto più diretta e cantata invece Gomma americana, che moltiplica le voci e accelera i ritmi, permeando di synth tutta l’atmosfera.

Ecco Rettile, che serpeggia un po’ tra maliconia e sonorità di synth pop, narrando di tentativi falliti di uscire dalla propria testa.

Domanda importante, ecco La felicità a che ora arriva?, pezzo soft ma vibrante, con contrasti che fanno pensare a influssi internazionali, ma anche alla natura stessa dell’indie pop italiano.

Si colloca esattamente a metà disco Vene, già proposta come singolo: il brano ha un ritmo martellato e modi piuttosto ruvidi, abbandona una certa lievità espressa nei brani precedenti per una determinazione molto netta

Un po’ di fame ora? Perché è tempo di Cous Cous, che cigola via con un certo impeto. Il mare come sta recupera compostezza per raccontare storie anche con risvolti tragici e avventurosi.

Caucciù riprende i toni malinconici, allunga i battiti e aggiunge qualche schermaglia elettronica al tracciato.

Si chiude in Tempesta, contrassegnata da un drumming robusto, ma anche da uno spleen generale espresso soprattutto dal cantato.

Svenuto sui sedili di un cinema, Gigante mostra di aver lavorato tanto e bene. Il suo nuovo album segna una certa svolta a livello sonoro ma anche un passo in avanti interessante a livello di qualità globale. Una delle uscite più interessanti del periodo.

Genere: itpop

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