Daniele Gozzetti: “Blues Run the Game” in anteprima esclusiva su TRAKS
Blues Run the Game è il nuovo video di Daniele Gozzetti, oggi in anteprima esclusiva su TRAKS.
“Non importa dove andiamo, dove siamo stati, cosa cambiamo, manteniamo o liberiamo dalle nostre vite, il blues sarà sempre lì. E’ la scialuppa su cui navighiamo per rimanere a galla in momenti difficili come quello che stiamo vivendo…È la realtà: dobbiamo semplicemente guardarla in faccia e accettarla”.
Storie di destini incrociati fra musica e danza, fra Italia e Stati Uniti, con Brescia a fare da epicentro della connessione artistica. Lui: un cantautore dall’anima rock’n’roll che si cimenta con un brano classico del songwriting americano. Lei: una ballerina professionista americana di successo trasferita per amore in Franciacorta.
A unirli nell’ispirazione, il trasporto di una canzone: Blues run the Game, celebre pezzo di Jackson C. Frank, pubblicato per la prima volta nel suo eponimo disco d’esodio e poi interpretato, fra gli altri, da artisti del calibro di Simon and Garfunkel, Nick Drake, Counting Crows e Mark Lanegan. Un incontro quasi casuale, quello fra Daniele Gozzetti e Abby Silva Gavezzoli, da cui ha preso forma in maniera estremamente istintiva e spontanea il loro personalissimo, luminoso atto di “umana resistenza” al buio del lockdown.
Abby ricerca un proprio vocabolario espressivo che affonda le radici nello stile atletico e dinamico tipico della compagnia Parsons Dance di New York, fra le più riconosciute a livello internazionale, di cui fa parte dal 2002; Gozzetti completa la seconda metà di questo insolito duetto personalizzando con delicatezza il brano: nell’arrangiamento insegue un crescendo di intensità senza però mai snaturarne il feeling originale.
Alla chitarra acustica in fingerpicking, imprescindibile marchio di fabbrica dell’epoca in cui uscì la canzone (1965), si aggiungono strofa dopo strofa la chitarra di Paolo Cavagnini e il pianoforte di Max Comincini – entrambi bresciani –
e l’armonica, suonata dallo stesso Gozzetti. Il videoclip è la sintesi del loro viaggio: la musica scandisce i sinuosi movimenti del corpo, la danza amplifica le atmosfere evocate della musica, ritmo e plasticità scorrono all’unisono mentre il bianco e nero si tinge via via di nuovi colori.
“Al contrario di come avviene solitamente, il progetto non nasce come videoclip per dare un volto alla canzone, ma inizia tutto dalla danza. In particolare, da quel senso di solitudine contenuto nel testo che viene immediatamente accostato al periodo particolare che stiamo vivendo” raccontano Gozzetti e Gavezzoli. “Da qui l’esigenza di guardare oltre, di trovare, attraverso la creazione e l’arte, un modo per resistere e andare avanti, usando il corpo e la danza per esprimere la ricerca di un sottile filo di speranza”.
L’idea alla base del video è stata quella di cogliere, attraverso le riprese di una performance dal vivo, i momenti di quello stesso processo creativo, in cui turbinano e si sviluppano idee che poi via via evolvono, si contaminano fra loro per assumere nuove forme. Proprio come accade nella vita: un costante work in progress.
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