incontrixsingoli: le canzoni che accendono la fiammella

Ma come, al sabato? Ah già: è un discorso che abbiamo fatto anche settimana scorsa. Il secondo appuntamento in apertura di weekend per la incontrixsingoli vede Caso in copertina e musica di Kimerica, Flexus, Sale, Dariush, Listrea, Ludovica Mannoni, Inarte.Teo.

Caso, “Blu”

Dunque se il nuovo singolo di Caso, Blu, colpisce, non lo deve proprio all’originalità del titolo, diciamocelo. Però c’è parecchia energia nel “periodo blu” del cantautore di origine bergamasca. Andrea Casali in arte Caso ha cinque dischi all’attivo e più di dieci anni sui palchi di tutta Italia da solo o con band. “per tutte e volte che hai perso il controllo, che ti sei sentito trafitto dal tempo“. I periodi scuri della vita, quelli dello sconforto, quelli “blu”, si vincono aggrappandosi alle cose semplici: a una luna ben posizionata e alla forza che ancora si ha per rincorrerla.

Kimerica, “Coro per la fine del mondo”

Un sacco di mossette elettroniche nelle prime battute di Coro per la fine del mondo di Kimerica: “questo strano ritmo da club” fa da sfondo a un pezzo in cui si parla di angeli blu (citazione multistrato) e di un’atmosfera inquietantissima.

Cantautrice e producer, con foto e immagini varie che la dipingono con tre paia di occhi (a proposito di cose inquietantissime), Kimerica pubblica per Lost Generation Records e questo è il suo primissimo singolo. Quindi non è che della sua bio si possa scrivere molto altro.

Flexus, “E allora tu”

E Allora Tu è il nuovo singolo della band emiliana Flexus, contenuto nell’album Le Orchestre Non Suonano Più. E invece qui suonano eccome: tuba, trombe e bombardino della Banda Bignardi di Monzuno portano il cantautorato dei Flexus a sondare nuovi territori sonori divisi tra ritmi balcanici e ska.

«È un modo originale per raccontare quel periodo carico di emozioni e aspettative che ogni genitore ha vissuto prima di poter abbracciare per la prima volta il proprio/a figlio/a. La vita prima della vita, una boccata d’aria fresca».

Sale, “Un eterno inutile presente”

Un eterno inutile presente è il primo singolo e title track del secondo album di Sale, cantautore romano vincitore di LAZIOsound, alla sua seconda prova dopo l’esordio con l’album L’innocenza dentro te. Il nuovo singolo è malinconico e anche un tantino disperante, con un pizzico di Niccolò Fabi qui e là.

Con “Un eterno inutile presente” SALE continua il suo percorso artistico che attinge alla tradizione della canzone d’autore italiana, unita alla passione per il rock inglese e a sonorità elettroniche. I testi raccontano le sensazioni, le incertezze, la voglia di cambiamento: “Viviamo un eterno presente perché non abbiamo quasi più memoria del passato e non riusciamo a immaginare un futuro”.

Dariush, “Fragile”

Fragile è il nuovo singolo di Dariush disponibile da venerdì 5 novembre. Fragile rappresenta una dedica alla vulnerabilità umana, una lettera d’amore che fotografa i momenti più complicati di una relazione in cui gioia e dolore diventano indistinguibili e le emozioni travolgenti. La penna di Dariush racconta sentimenti e sensazioni, un momento di introspezione in cui l’artista non ha paura di mostrare il suo lato più intimo. La produzione, nella quale i sintetizzatori sono protagonisti, combina elementi tipici dell’hip-hop e del R’n’B con suoni caratteristici dell’elettronica, il risultato è un tappeto sonoro avvolgente caratterizzata da una tensione malinconica tra bassi e percussioni.

Listrea, “Ustione”

Ustione è il nuovo singolo dei Listrea. Durante l’estate, la band lombarda, inizia la scrittura di un nuovo nucleo di canzoni, registrate e prodotte completamente in home recording l’inverno stesso e “Ustione” è la prima di queste tracce che faranno parte dell’album d’esordio dei Listrea. Un disturbante mondo che ci riporta nei locali sotterranei e nel cuore della scena musicale underground: un mondo nostalgico che mischia elementi di noise, psichedelia e progressive e che ora, dopo una pandemia globale, ci sembra fantascientifico e sconosciuto.

Ustione è il secondo singolo estratto da Formicolio, il nostro album di debutto. È un pezzo nato in saletta, un pomeriggio che, quasi per gioco, ci eravamo scambiati gli strumenti. Quando è arrivato il momento di registrare ciò che avevamo preparato insieme, abbiamo cercato di mescolare le chitarre noise con degli elementi per noi relativamente nuovi: un sintetizzatore e delle percussioni elettroniche programmate, che insieme alla batteria acustica vanno a costituire il cuore e il motore della canzone. Nei ritornelli, la voce di Chiara Amalia, cara amica e 1/2 del duo sweet noise/post-punk KICK, ci è sembrata naturalmente perfetta per l’atmosfera che cercavamo di evocare con le parole del testo in quella sezione

Ludovica Mannoni, “Passiflora”

Passiflora è il nuovo singolo di Ludovica Mannoni ed è anche un brano intimo, sull’emancipazione personale, sul riscoprirsi, liberarsi di quello che gli altri pensano di noi o vorrebbero per noi.

“È una canzone che mi rappresenta, libera è la sintesi di tutte le mie influenze musicali. Una parte importante di me che non vedo l’ora di lasciar andare”.

Ludovica Mannoni è una cantautrice e interprete romana classe ’96. Approfondisce lo studio del canto moderno e della teoria musicale in Conservatorio, per poi interessarsi alla scrittura e alla produzione artistica in Officina Pasolini, dove entra in contatto con artisti di diverse provenienze. Dal 2016 collabora con il chitarrista e arrangiatore Lorenzo Mirra, con cui condivide la passione per il jazz, il neo-soul, l’r&b contemporaneo, il rock-progressive e la musica pop sperimentale. Nel 2018 avviano un progetto originale, unendo al testo italiano le influenze sonore della musica che ascoltano. Nel 2020 inizia la collaborazione con il batterista Dario Bellavia, il bassista Federico Rombai e il tastierista Francesco D’Aloia, con i quali registra i primi singoli nell’estate del 2021. 

Inarte.Teo, “Parquet”

Parquet è il singolo che sancisce il ritorno discografico di inarte.Teo dopo il suo primo ep Nostalgia. Il brano rappresenta la presa di coscienza del cambiamento della propria quotidianità dopo la fine di una relazione.

Il significato del testo è riassumibile nell’immagine del fiore di loto, simbolo di rinascita che solitamente viene regalato alle persone che escono da una situazione complicata per augurar loro il meglio.

“Le giornate finiscono come le sigarette fumate dal vento. Cresci e ti accorgi che devi cambiare e rinascere, come il fiore di loto. Ora le vecchie abitudini sono panni sparsi sul parquet”.