Articolo 31: La degustazione verticale
Il Festival di Sanremo, come ogni anno, porta con sé tutti i nuovi album degli artisti in gara. Mentre attendiamo di ascoltare le canzoni che verranno proposte sul palco dell’Ariston, iniziamo a scaldarci con una degustazione verticale, riscoprendo quelli che sono i tre pezzi salienti, come sempre a nostro insindacabile giudizio, di un duo che è stato protagonista della scena rap anni ’90 e che è pronto a incendiare il Forum di Assago con 4 date che sono già praticamente sold out: J-Ax e DJ Jad, ovvero gli Articolo 31.
Maria Maria, “Messa di Vespiri”, 1994
Una canzone d’amore che sale dal cuore, Maria Maria è stato il primo, vero, schiaffo in faccia che Alessandro Aleotti e Vito Luca Perrini ci hanno tirato, almeno a noi che negli anni ’90 eravamo già con il walkman nelle orecchie sempre e comunque. Una donna e una sostanza che portano lo stesso nome si mescolano all’interno del brano, in cui palesemente si fa riferimento alla piacevolezza del baciarla dopo pranzo e dello struggimento del cuore quando la si vede svanire. Un brano diventato immortale, che ancora oggi viene ascoltato e cantato dai più giovani e che in qualche modo viene ancora percepito come rivoluzionario, nonostante siano passati poco meno di trent’anni.
Tranqi Funky, “Così Com’è”, 1996
Tranqi Funky è stato colonna sonora di un’estate e di una generazione intera: il rap non si conosceva ancora così tanto, era ancora destinato a chi ‘ne sapeva di musica’, ma non aveva ancora aperto le porte delle radio e del mainstream, finché questi due ragazzacci non sono riusciti a farlo diventare ‘uno di noi’. Nella versione del video il ritornello è differente dall’originale, cantato in inglese, mentre quella che tutti noi bimbi di J-AX conosciamo è disponibile sulle piattaforme di streaming. Funky sinfonici oggi come prima e Tranqi funky è come siamo sono due delle frasi chiave del pezzo, che ben rappresentano il mondo in cui gli Articolo 31 ci hanno sempre accompagnato.
Domani smetto, “Domani smetto”, 2002
Il 2002 è stato un anno simbolico: abbandonati i panni dell’hip hop classico, gli Articolo 31 con il loro album Domani Smetto sono riusciti a muovere i primi passi verso un pop rock, simile a quello che ancora oggi riusciamo a trovare dentro le playlist giovanissime di Spotify. Loro mi dicevano, seguito da una serie di frasi che ‘quelli più grandi’ e ‘quelli più furbi’ rivolgevano ai due artisti, ma un po’ a tutti gli anticonformisti di quel tempo, è diventato un altro inno alla ribellione, al non farsi ingabbiare in qualcosa che non appartiene a noi ma semplicemente funziona per qualcuno che non vive nei nostri panni, nei nostri sogni, nelle nostre aspirazioni.