Anticipato dai singoli Poveri diavoli, Bruciare ed Ekomostro, Carne ossa è il terzo album in studio dei Marrano, fuori per Lostdog Records/ADA Music Italy. Prodotto sotto la supervisione di Davide “Divi” Autelitano de I Ministri, Carne ossa è un disco rock alternativo tirato e sentito, caratterizzato da schitarrate potenti, scariche elettriche emotive e ritornelli travolgenti (vedi Ekomostro o Bruciare), ma capace anche di rallentare i ritmi e crogiolarsi nelle sonorità cullanti di brani come Poveri diavoli o All’inferno c’è il sole.
Originariamente nato fra le mura di casa, durante gli anni di forzata “reclusione musicale” senza concerti, la filosofia di base di Carne ossa è stata “less is more”, con lo scopo di esaltare e valorizzare maggiormente le caratteristiche del power trio, urgente e sfrontato, ma allo stesso tempo con un mood più sperimentale, dove il contributo alla scrittura e alla produzione hanno fatto alzare ulteriormente l’asticella al sound della band. Un disco diretto, schietto e sincero, pieno di chitarre distorte e un muro di suono imprescindibili, ma anche di sonorità finora inesplorate
Carne ossa è il nostro terzo disco: nove canzoni nate in questi ultimi anni di dubbi, paure e stravolgimenti”, spiegano i Marrano. “Nove canzoni che cercano di essere un porto per chi si sente perso e disilluso. Nove canzoni che vogliono esprimere l’urgenza di fermarsi e ripensare alla propria storia e ai propri limiti. Limiti esasperati che ci hanno portato contromano, fino in fondo, fino al nostro punto di rottura, fino a scoprire che all’inferno c’è il sole
Marrano traccia per traccia
Chitarra, energia e battiti per Tutto (E’ niente) che apre il disco con un pezzo da corsa, per parlare di anni sprecati ad aspettare tutto e niente. Ordini contraddittori, fughe improvvise ed esplosioni in una molto tempestosa Ekomostro, già presentata fra i singoli.
Luci diverse quelle che danzano intorno alla linea di basso di Bruciare, che fa registrare esplosioni successive, in un pezzo votato al disastro (“bruciare, bruciare, bruciare/mandare tutto a puttane“).
Successi, fallimenti e scarsa contentezza in Presto: mille storie da raccontare finiscono in un’altra canzone energica e pestata ma appena più malinconica come toni.
Pugno è una canzone da battaglia, con una robusta sezione ritmica e qualche urlo corale, forse per riattivare qualche speranza persa nel tempo.
Introdotta da un avvio potente e risonante, ecco poi Carne ossa, title track “importante” a livello di suoni e di epica. Il basso suona profondo anche nell’incipit di Poveri Diavoli, che parla di sveglie alle quattro e di dubbi esistenziali.
Stelle cadenti e chitarre montanti per In Mente, che parla di sogni importanti e li condisce con dosi molto generose di elettricità. All’inferno c’è il sole è l’unico brano apertamente malinconico del disco, strategicamente collocato in chiusura.
Una conferma per i Marrano, che proseguono in un percorso molto sostanzioso e aggiungono qualcosa in termini di appeal, probabilmente anche per la consulenza di Divi. Fin qui il disco meglio riuscito della band.