Gli Æsthetic Will pubblicano What Do You Say?, mini album di debutto. “Cercare di bere dal fondo delle cascate del Niagara”. È così che la band milanese Æsthetic Will descrive il proprio sound quando gli viene chiesto. E l’immagine rende bene l’idea: partendo da un puro e indescrivibile bisogno di espressione artistica dedicata al “qui e ora”, la band utilizza il post-punk e la new wave come punto di partenza per lanciarsi nella sperimentazione.
I loro testi esplorano le contraddizioni umane, inseguono desideri proibiti e urlano frasi dadaiste “come se fossero scritte su tele di Delacroix o Rembrandt con vernice rosa brillante”, spiega la band. What Do You Say? è un viaggio tra le onde della musica, alla ricerca di una risposta a domande esistenziali attraverso la volontà estetica: “Una volontà che non cerca di trovare risposte definitive, ma piuttosto una o più soluzioni a domande rivolte al proprio io inconscio” spiega la band.
Gli Æsthetic Will sono Alex Fasolo (chitarra, sintetizzatore, effetti, cori), BlackWing (voce principale, testi), David “Dr. Shimmer” Rosenfeld (basso, basso a sei corde, cori) e Kev (batteria, percussioni, pad).
Æsthetic Will traccia per traccia
Partenza decisamente bruciante: l’album si imbarca al Gate 7, arricchendo subito i suoni di un drumming rapido ma anche di atmosfere ipnotiche, ma a velocità molto alte. L’effetto è straniante, come di un sogno a tutto gas.
Con Manifesto si entra in un percorso appena meno rapido, con le sonorità new wave che si impossessano del discorso, il tutto celebrato con un mood oscuro e abbastanza acido, senza prescindere però dalla melodia.
Una dose molto maggiore di malinconia traspare da Saturn collide, scontro planetario che si circonda di dark wave, lasciando fluire i sentimenti in libertà. Ma si cambia rotta subito: in Affection si convoglia invece la parte energica e punk della band, anche qui senza fare troppi sconti.
Scent of light si coniuga in sensi più vicini allo shoegaze classico, con lunghe escursioni chitarristiche e un passo più ragionato. Il basso però slappa anche qui. Curioso e inaspettato cambio di ritmo a metà brano, con un incremento di tensione sostanziale.
La chiusura è acidella: Jealousy si incammina su sentieri rumorosi e insegue la chitarra e le sue idee taglienti.
Gli universi di riferimento degli Æsthetic Will sono del tutto evidenti. Ma altrettanto evidente è la loro passione e la capacità di far emergere istinti personali attraverso un canovaccio sonoro ben noto. Un buon lavoro, rapido e molto ricco di energia, che può costituire il preludio a una carriera di buon livello.
Genere musicale: alternative, new wave
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