Disponibile su tutti i digital store l’ep di Aku intitolato Specchio, edito da Romolo Dischi e distribuito da Pirames International.
I testi riportano alla mente la tradizione cantautorale italiana con la loro vena lirica introspettiva; la parte musicale affonda le sue radici in una palette variopinta sospesa tra l’hip hop, il jazz e la musica classica.
Il disco, realizzato presso l’NMG Studio di Palestrina (RM), ha coinvolto un collettivo di ben quindici musicisti vantando al suo interno la partecipazione di un quartetto d’archi, una sezione fiati e quattro cantanti.
Tra gli artisti presenti nell’organico troviamo i produttori Luca D’Angelo e Swan (Ghali, Clementino, Roshelle), il tastierista e arrangiatore Matteo Scannicchio (Zero Assoluto, Marina Rei) e il chitarrista Corrado Maria De Santis (Sonic Jesus, Eva Mon Amour).
Aku traccia per traccia
Musica di grande dolcezza, ma anche una propensione all’attacco espressa fin da subito: Pezzo Impersonale non sembra affatto impersonale e introduce all’ep con molta intensità.
Archi, cori e ritmi piuttosto fitti quelli di Urano, che alza la testa ma non toglie vibrazioni al rappato.
Un po’ più tranquille, anche se non particolarmente ottimiste, le atmosfere espresse in Pagine gialle, con Daje Matt.
Si torna a correre un po’, per lo più all’oscuro, con Karkadè, che ha atmosfere piuttosto noir, quasi cinematografiche.
Si va sull’artistico e sullo storico con Caravaggio, che si stacca un po’ dal resto del percorso per sonorità e atmosfere, un po’ più leggere senza essere banali.
Il disco si chiude con Occhiali bianchi, ancora molto descrittiva ma stavolta un po’ più languida, con il contributo vocale di Nuvola e la narrazione di un addio ormai consumato.
Progetto interessante e composito, quello di Aku. Che nelle sei canzoni dell’ep condensa possibilità provenienti da mondi diversi ma tenute insieme da atteggiamenti e tecniche dell’hip hop. I risultati sono convincenti.