Raven Waltz (La Lumaca Dischi / Audioglobe) è il titolo del secondo album di Al The Coordinator (Aldo D’Orrico): un orizzonte sonoro fatto di folk, bluegrass e country mischiati da voce, chitarra e banjo sono le fondamenta di questo disco. Con questo secondo lavoro discografico prosegue il racconto folk di formazione americana del suo predecessore Join The Coordinator.
Al The Coordinator si è avvalso della collaborazione del gruppo bluegrass calabrese Muleskinner Boys (Giuseppe Romagno alla dobro, Alessio Iorio al contrabbasso, Mario D’Orrico al mandolino) e del violino di Piero Gallina, del piano Rhodes di Paolo Chiaia e del piano, dell’harmonium e della Solina di Dario Della Rossa (Brunori Sas).
“Così, in mezzo alle giravolte tra un brano e l’altro, si scorgono le origini urbane delle mie passioni montanare – racconta Aldo D’Orrico – e l’alienazione su di un marciapiede affollato si rispecchia nella solitudine in riva ad un lago invernale. Una versione eterea di una antichissima ninna nanna inglese e un classico dei Beach Boys in stile bluegrass svelano infine la natura tradizionale e insieme contemporanea di Raven Waltz”.
Al The Coordinator traccia per traccia
Si parte da Jumping Red Spiders, canzone di natura folk con radici americane, che fornisce al disco una nota vivace per iniziare.
Molto più intime le sensazioni trasmesse da The Walker, ballad con tratti acustici che si rivela intensa. C’è la chitarra ad aprire con una certa vitalità Little Wonder, tutto sommato leggera senza essere vacua.
Particolarmente adatta ai tempi che viviamo, (I Always Wanted to) Stay at Home mette insieme chitarra e pianoforte per un percorso lineare ma non privo di asprezze.
Molto più soft The Riddle Song, che fa pensare alle filastrocche alla Tom Waits, ma con molta più gentilezza.
Partenza ragionata quella di una tranquilla Sigourney Wright, un po’ da crooner, abbastanza Neil Young, molto old style. C’è spazio anche per una cover baldanzosa di Don’t Worry Baby dei Beach Boys.
Più controllate ma non meno scintillanti le sensazioni trasmesse da Smile Today, fitta di chitarra.
Le radici country emergono, soprattutto grazie al banjo ma non solo, in Mornings. Il disco si chiude con le note più ampie e solenni di Raven Waltz, la title track.
C’è un certo fascino antico nelle note che Al The Coordinator snocciola attraverso (soprattutto) la sua chitarra. Ma c’è anche la consapevolezza di chi utilizza suoni di altre generazioni e di altre provenienze per costruire qualcosa di nuovo e di personale.