Il cantautore Alfiero pubblica La guerra dei pensieri, il proprio nuovo album. Un disco completo e maturo, che passa in rassegna sensazioni e atmosfere diverse, passando dal dolce all’amaro, con una consapevolezza artistica e umana di grande profondità.

Questo terzo disco penso sia il più ragionato che tra quelli che ho fatto. Non a caso il titolo è “La guerra dei pensieri”, una serie di pensieri che circolano ed escono sotto forma di canzoni. Credo che siano dieci canzoni molto belle, autobiografiche e non, che danno spazio a temi più svariati

Alfiero traccia per traccia

Opera prima apre il disco con qualche certa dose di calma: Alfiero racconta alcuni dei suoi talenti, facendo alcune richieste, in un’introduzione morbida a un disco che vivrà altri tumulti emozionali.

Per esempio quelli incontrati ne La Paura, già presentata come singolo e piuttosto impetuosa: qui sono i timori i protagonisti, sempre più evidenti quando le responsabilità aumentano e le questioni si fanno rilevanti. La musica è vibrante e sale di tono, in maniera coerente con l’ondata emotiva del brano.

Arriva subito anche Avventura, altro singolo che ha preparato l’uscita dell’album: qui l’idea è quella dei viaggi da fare in coppia, alla scoperta del mondo e di tante piccole avventure che rendono la vita degna di essere vissuta. Il mood è tranquillo, anche se il desiderio si fa scoppiettante e “avventuroso”.

Ai tuoi occhi si confronta con pensieri bambini, in un brano che gioca con le suggestioni della paternità, in un ritratto tenero, ma anche un tentativo di vedersi con lo sguardo di un piccolo che sta scoprendo il mondo.

Riferimenti letterari e musicali accompagnano Un vinile di Dalla, una guida e un sentiero di vita, mentre orizzonti pop si aprono di fronte agli occhi. Progetti di esistenza possibile acquistano sostanza, man mano che la canzone procede; anche qui le paure sono tra i pensieri possibili, ma soltanto per scacciarle.

C’è dolcezza anche nei movimenti de Le Mani, che si posiziona su riccioli di chitarra, lasciando spazio a un’elettrica molto più veemente nel finale. Ecco poi La guerra dei pensieri, title track che racconta di pistole e di alte maree. Anche qui la chitarra elettrica si prende spazi significativi, in una seconda parte che sa di rock ballad.

Anche Il momento giusto è stata presentata come singolo, poco prima di Natale: un duetto con Buzzy che parla di tristezza, che in fondo non è sempre così male. Di nuovo tempo per qualche viaggio con Andalusia, molto movimentata: non si parla soltanto di Spagna, ma anche di una relazione e della scelta di “tenersi”.

Linee di basso evidenti per Un brano in agosto, che chiude il disco invitando al sorriso, con atmosfere che ammiccano già all’estate, pur non rinunciando a una certa malinconia di fondo, leit motiv di tutto il lavoro.

Alfiero non ha paura di scrivere in modo intenso, emozionale, sincero: parla dei propri affetti e delle proprie passioni con pochissimi filtri, come fanno o dovrebbero fare sempre i cantautori. Il risultato è un disco che colpisce a fondo, che fa i conti con le intimità di ognuno e che però riesce al contempo a scivolare in maniera molto piacevole.

Genere musicale: cantautore, pop

Se ti piace Alfiero ascolta anche: Caleido

Pagina Instagram Alfiero

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