A quattro anni dall’ultimo disco Miranda! gli Altre di B tornano con un nuovo team e del nuovo materiale nato in un granaio della campagna bolognese adattato a sala prove. Un ambiente che ha rivoluzionato il loro approccio alla scrittura e influenzato il nuovo corso sonoro, estraendo una miscela di stili post-punk, jangle e twee.
Il primo capitolo di questa nuova avventura è rappresentato dal doppio singolo Diagram / Peacock, fuori ora su tutte le piattaforme digitali, che concettualmente rappresenta il manifesto programmatico di questa nuova era in casa Altre di B: da un lato con Diagram le relazioni interpersonali rappresentate come in un grafico: sulle ascisse (x) il corso della vita, il tempo, la nascita e la morte; sulle ordinate (y) i picchi di felicità e tristezza, dall’altro Peacock che invece parla del pavone che vive fuori dal loro granaio e che ha passato un’intera estate sul trattore posteggiato nell’aia dando loro l’impressione che li stesse ascoltando, con il suo paupulare nei silenzi tra una canzone e l’altra.
La deurbanizzazione degli Altre di B
L’intento artistico dell’ormai storica band bolognese è chiaro: tornare all’essenza e all’immediatezza.
Non a caso, in un momento in cui il genere “urban” sembra essere il riferimento principale in ambito musicale, il gruppo promuove la disurbanizzazione come rifiuto di una centralità asfissiante, con la sua omologazione e con quella mancanza di libertà che ne deriva, e trasloca in campagna.
Qui le Altre di B iniziano ad assorbire cicli ed insegnamenti della natura, e prendono consapevolezza dell’importanza delle scelte che si fanno e dei loro effetti sul futuro. Come nei rapporti interpersonali. Tutti stimoli che portano nuova linfa vitale al quartetto felsineo e che culminano nella produzione del nuovo disco in uscita a maggio 2021 per Costello’s Records / We Were Never Being Boring.
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