In uscita per Feel Records, giovane etichetta indipendente votata alla black music nelle sue varie declinazioni, Atto I è l’album di debutto degli Aminta, band avellinese che suona un neo-soul d’impronta fusion. Anticipato dal singolo Be Grateful – di cui è disponibile anche un videoclip – il loro primo lavoro discografico è costituito in totale da sei brani, all’interno dei quali il suono ondeggia voluttuoso in varie direzioni, esplorando una molteplicità di generi che si reggono in equilibrio tra arrangiamenti ricercati e un songwriting decisamente curato.
“Atto I” è un lavoro che si propone di amare tutto ciò che ci fa bene nel mondo musicale, di mescolarlo cercando di mantenere una sorta di equilibrio. Lo stesso nome del gruppo, “Aminta”, deriva da una favola pastorale di Torquato Tasso, che con una massima ha aperto i nostri cuori: “S’ei piace, ei lice” (“Se una cosa piace allora è lecita”)
Aminta traccia per traccia
Introduzione “filosofica” quella di Bertrand’s Theme, suonata e con la voce di Russell a fare da filo conduttore. Si cambia voce e parzialmente atmosfere con la morbida Out of Water, che veleggia morbida tra jazz e soul, con i fiati sullo sfondo, la chitarra a punteggiare il percorso e un’eleganza complessiva a tenere insieme il tutto.
Si rimane sul soffice anche con Se non è…, che è cantata in italiano e che in atmosfere italiane classiche (da Pino Daniele a Giorgia) sembra volersi muovere. Coda finale un po’ più vicina al jazz e all’improvvisazione.
Torna all’inglese ma rimane sinuosa Be Grateful, che avvolge l’ascoltatore con una progressione sempre più avvolgente. Dolcezze e qualche punta di spillo si nascondono in No Place For You, che lascia spazi piuttosto larghi prima alla voce e poi alla chitarra.
La Russell’s Outro recupera la voce di Bertrand Russell e avvia in modo fluido verso l’uscita dall’ep.
Ottimo lavoro degli Aminta, molto classico nei modi e negli atteggiamenti ma perfetto dal punto di vista dello stile. Un assaggio di una carriera potenzialmente di lungo corso e molto felice.