Andrea Cappi Multibox, “Eleven Tokens”: recensione e streaming

Multibox è il nuovo progetto discografico del musicista e compositore emiliano Andrea Cappi. Un progetto crossover che mescola elementi di improvvisazione con sonorità e pattern di matrice electro/rock. Il primo lavoro discografico è Eleven Tokens, in uscita per Emme Record Label, ed è stato anticipato dalla pubblicazione del singolo Blaze e dalla live session 25 minutes at Tube Recording Studio.

L’album è stato interamente concepito e realizzato durante la primavera del 2020, in piena quarantena causa Covid-19. L’intento compositivo è la costruzione di “scatole” musicali differenti, per timbro e mood, che si alternano e si sovrappongono tra loro, creando così delle texture e degli ambienti sonori rappresentanti, prima ancora della melodia e dell’armonia, l’essenza stessa delle composizioni.

Nel progetto Multibox Andrea sceglie di coinvolgere musicisti con cui ha già collaborato precedentemente o che partecipano con lui attualmente in altri progetti: Emiliano Vernizzi al sax tenore ed effetti, Riccardo Cocetti alla batteria e Stefano Galassi al basso.

Multibox traccia per traccia

Partenza piuttosto moderata quella fatta registrare da Blaze, che si colloca subito in ambito jazz grazie ai ritmi e al sax, per un movimento fluido ma nervoso a un tempo, con toni notturni e continue riemersioni alla luce. Molto consistente il lavoro del basso nella seconda parte del brano, proprio mentre le tastiere iniziano a decollare verso galassie lontane.

Il sax si impossessa della prima fila anche in Eleven Tokens, la seconda traccia nonché title track del lavoro. Ma poi c’è spazio anche per numerose altre sensazioni che emergono un po’ per volta, sempre su ritmi piuttosto nervosetti.

Spazi più vasti quelli in cui si muovono i suoni di Human Animal Hybrid, un po’ più sparsa quanto a sensazioni, con il sax e le tastiere che si dividono gli spazi e i movimenti.

Tempo per un po’ di calma con Buzzer, che si mette quasi a reggaeggiare, con toni morbidi e perfino ironici. Altre escursioni del basso con voci sottovoce.

Si muovono con calma e circospezione le Things in Between, traccia che scopre un po’ di dolcezza senza rinunciare a una sezione ritmica particolarmente vivida. Silver Cage in realtà evade dalla gabbia e si lascia andare a ulteriori esplorazioni con una certa libertà galoppante.

C’è spazio per sperimentare all’interno delle tracce del progetto Multibox, in cui Cappi e amici esprimono sia la libertà del jazz, sia le tensioni di un rock sperimentale non troppo legato al passato.

Genere musicale: jazz, sperimentazione

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