Andrea Sertori: “Secret Joy” è il nuovo singolo
Si chiama Secret Joy il nuovo singolo del musicista Andrea Sertori, vecchia conoscenza di TRAKS. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Eccoci a una ormai piacevole consuetudine: il tuo singolo di Natale. Vuoi raccontarci come nasce l’idea?
Ciao Fabio, innanzitutto volevo ringraziarti per avermi dato spazio sul tuo magazine TRAKS in occasione di tutte le mie uscite discografiche. Tornando alla tua domanda, dopo la positiva pubblicazione di Pachelbel’s Canon Synth Mode dello scorso anno, mi sembrava una bella cosa chiudere un positivissimo 2019 con un brano dal mood natalizio, caldo, da condividere con la famiglia e gli amici.
Il singolo in questione è “Secret Joy”: ci vuoi raccontare la sua genesi?
Come nel Canone Synth dello scorso anno, anche in questo brano, seppur in quantità minore, troviamo un po’ di musica classica del periodo barocco. Stavolta è stato citato il più grande di tutti, Bach, con la personale interpretazione di Jesu Joy of Man’s Desiring, riarrangiata in chiave moderna.
Proprio dal titolo originale è stata scelta la parola Joy, che tra l’altro è adattissima per il Natale.
Dal punto di vista tecnico questo è il brano meno elettronico pubblicato finora, quasi pop rock nella prima parte e con caratteristiche neoclassiche quasi prog nella seconda, in cui il suono moog diventa protagonista.
Quali sono in questo momento le cose che ti danno maggiore “gioia”, segreta oppure no?
La vita di oggi ti spinge a ricercare sempre la felicità per raggiungere la gioia, intesa come benessere assoluto. Credo che sia l’amore la chiave di questo raggiungimento.
Per quanto mi riguarda è l’amore verso la mia famiglia che mi dà quel tipo di gioia. Non nascondo che in questo periodo anche la musica mi sta rendendo particolarmente felice.
A questo punto del tuo percorso, quali pensi che saranno i tuoi passi futuri? A quando un album “lungo”?
Dopo la bella serie di singoli di quest’anno, che mi hanno fatto crescere parecchio ed offerto alcune opportunità molto interessanti, soprattutto all’estero, credo che, verso la metà del 2020 arriverà un lavoro più lungo, un po’ il seguito del mio primo lavoro da solista Mosaic Room (che tu ai tempi avevi supportato per primo). Sarà un lavoro un po’ più introspettivo ed elettronico in cui faranno parte gli ultimi due singoli già pubblicati, Chronological Dedalo e Milky River, e altri brani, uno dei quali uscirà come singolo il prossimo febbraio.
Con chi hai collaborato per la realizzazione di questo brano?
Ci tengo a sottolineare che per questo brano ho avuto la possibilità di coinvolgere il mio vecchio amico Sergio Maggi, batterista della mitica rock band Avanguardia. Con Sergio sto parallelamente lavorando ad alcuni lavori proprio per gli Avanguardia.
Mi sembrava interessante poter utilizzare una sessione di batteria pop-rock in un brano che non aveva per niente caratteristiche elettroniche come Secret Joy. Il risultato finale è stato molto soddisfacente e credo che faremo altre cose insieme.
Ricordo che Sergio, oltre che batterista, è titolare dell’avviato studio di registrazione ZSM Studio ed ha lavorato in prima persona al mixing e al mastering finale della traccia. Invito tutti quanti ad andare sul sito dello ZSM Studio all’indirizzo e verificare in prima persona la qualità sonora delle sue produzioni.
A presto e buon Natale a tutti i lettori di TRAKS.