Dal 2 al 31 maggio, all’interno del nuovissimo Centro di Ricerca Mudicale del Teatro San Leonardo a Bologna (ma con appendici anche a Lugo e Modena), si terrà AngelicA 25, venticinquesima edizione di uno tra i più sorprendenti festival di musica di ricerca in Italia.

Nel corso delle ventitre edizioni sono passati dal festival nomi come John Zorn, La Monte Young, Karlheinz Stockhausen, Alvin Curran, The Ex, Archie Shepp, Louis Andriessen e il Coro delle Mondine di Correggio.

Il 2015 è l’anno delle “nozze d’argento” di AngelicA, che presenterà in quest’edizione il suo “programma più scomposto“, secondo la calzante definizione del suo direttore artistico Massimo Simonini.

Il festival s’inaugurerà il 2 maggio con la presenza d’eccezione del “Leone d’Oro alla Biennale d’Arte” Christian Marclay che eseguirà quattro sue partiture grafiche.

John Oswald, mitico inventore dei Plunderphonics (perseguitato dagli avvocati di Michael Jackson per aver decostruito la sua “Bad”), presenterà una retrospettiva dei propri video (1973-2015); verrà eseguita anche una trascrizione (a firma di Domenico Caliri) della sua Transitive Axis, tratta dall’album “Greyfolded”, dove Oswald aveva sovrapposto 25 anni di esecuzioni live di “Dark Star” dei Grateful Dead (su esplicita richiesta di Garcia e soci).

AngelicA 25 raccoglierà anche la “ricerca all’interno della forma canzone” che sarà uno dei punti fermi delle 3 serate curate da Chris Cutler (batterista, scrittore, storico membro di Henry CowArt BearsCassiber).

Le 2 serate in trasferta a Modena e Lugo vedranno come protagonista Eyvind Kang, storico collaboratore di Zorn, Bill Frisell e Laurie Anderson con una rivisitazione del suo storico “Virginal Coordinates” che vedrà alla voce quell’Alan Bishop, storico vocalist dei Sun City Girls.

Ci saranno poi Elliott Sharp, un nome storico della minimal music come Charlemagne Palestine, gli omaggi a Karlheinz Stockhausen e Stefano Scodanibbio, gli strumenti modificati di Arnold Dreyblatt, le voci di Dagmar Krause (Slap Happy) e Karen Mantler, il sax di Gianni Gebbia.