Barbara Eramo è una cantante e autrice tarantina. La sua carriera musicale inizia in Puglia col gruppo Mimesis e come vocalist nei concerti di Mimmo Cavallo; una volta trasferitasi a Roma durante una jam session in un club romano conosce il pianista cantante Mario Donatone. Grazie a lui Barbara entra a far parte di un quartetto vocale di musica Spiritual e Gospel, il Quartetto Spiritual di Roma. In seguito forma il suo primo gruppo, Azzurria, e ha le prime esperienze teatrali, sempre in veste di cantante, con l’attrice regista Barbara Amodio. Barbara Eramo ha cantato in diverse parti del mondo: Giordana, Germania, New York, Parigi, Marocco; incide colonne sonore per film e televisione, nel 2003 è protagonista del musical I dieci comandamenti.
Emisferi è il titolo del nuovo lavoro della cantante tarantina, caratterizzato da una musica che è teletrasporto fantascientifico tra il luogo dell’ascolto in risuonano le vibrazioni musicali e il luogo onirico verso cui tende la fantasia stimolata dalle note. Il disco è stato influenzato dalla natura cantautoriale di Barbara, le incursioni verso l’avanguardia scandinava e la cultura mediterranea e del medio oriente suggerita dagli ascolti di cantanti arabe come Oum Kalthoum e Fairouz. Da notare l’importante presenza degli archi negli arrangiamenti che donano alle canzoni delle suggestioni cinematografiche unite ad uno spirito pop e world nato dalle esperienze di vita errante dell’artista.
Barbara Eramo traccia per traccia
Il disco si apre con la title track, Emisferi, un pianoforte accompagna le parole di un inno alla pazienza di raggiungere la felicità di un amore futuro, la voglia di splendere come una stella e di risvegliarsi dal torpore della quotidianità. Queste parole vengono affidate alle stelle, compagne di viaggio della vita e custodi dei desideri più profondi dell’anima.
La lingua inglese è protagonista della seconda traccia del disco, Ordinary people dove Barbara Eramo canta assieme a Dap, nome d’arte del cantante pisano Andrea D’Apolito. La protagonista del brano è la gente comune, quelle persone che si trovano e si innamorano mentre ballano sulla pista da ballo.
Un sound più elettronico accompagna il secondo brano cantato in inglese, Sincronicity. Un elogio alla sincronia dell’universo che la cantautrice vorrebbe avere nella sua vita.
Una melodia prodotta da archi introduce la quarta traccia Antiphona. Il testo è focalizzato sulle persone che cercano una vittoria facile usando anche l’arma della falsità, Barbara si difende da quelle malelingue facendo ricorso alla sua natura presentata senza maschere.
Il pianoforte trasporta l’ascoltatore alla canzone La grande onda, una traccia puramente strumentale raccontata perfettamente nel videoclip dove viene rappresentata la sindrome di Stendhal, l’estasi artistica che ha colto Barbara mentre osservava i quadri sonori realizzati da Pejman Tadayon.
L’infanzia di molte persone è stata accompagnata da un eroe mascherato, la cui sigla è stata coverizzata da Barbara. Il protagonista è l’indimenticabile L’uomo tigre, in questa canzone la cantante tarantina duetta con Claudio Morici.
Il pianoforte è ancora una volta il compagno di una canzone, Solo forma. Il testo si focalizza sull’elogio delle imperfezioni della forma di ogni essere umano, la potenza delle parole viene arricchita dal suono degli archi unito al pianoforte.
Una melodia pop introduce l’ottava traccia del disco, Sidecar. I ricordi dei viaggi verso la libertà con la persona amata dominano il testo della canzone, immagini rappresentate con dolce malinconia e nostalgia.
Una campanella unita a un pianoforte accompagna la canzone L’ospite. In questa traccia sono presenti frasi in arabo che sottolinea il tema del testo, l’importanza dell’accoglienza sia all’interno dell’anima di una persona sia all’esterno, in un qualsiasi Paese.
La traccia Passaggio è totalmente strumentale, un suono di uno strumento a fiato.
L’ultima canzone del disco Aatini al Nay è un testo cantato interamente in arabo.
Emisferi è un concentrato di musica rilassante da ascoltare quando si vuole staccare mente e cuore dal rumore della vita quotidiana e lasciarsi completamente trasportare verso nuovi mondi e nuove realtá.
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Martina Ortis