Baseball Gregg, “Parrots & The Park (Pastimes Vol. I)”: recensione e streaming
E’ in uscita per Z Tapes e La Barberia Records Parrots and the park, il primo ep tratto da Pastimes, il nuovo album dei Baseball Gregg composto per la prima volta con la band al completo. Dall’arrivo di Sam in Italia a fine 2021 la formazione italo-californiana ha realizzato venti brani che verranno distribuiti nel corso di tre mesi in altrettante release discografiche per poi confluire in un full length la cui pubblicazione è prevista a settembre.
Mood acustico, soft, brani tardo primaverili estivi con violoncello. Il violoncello, così come il contrabbasso, sono una novità timbrica nel suono dei Baseball Gregg. La data di uscita non è casuale: il 16 giugno è il Bloomsday, ovvero il giorno in cui è ambientato nel 1904 l’Ulisse di James Joyce. L’autore irlandese rappresenta il fil rouge dei tre ep e dell’album, a partire dal titolo di quest’ultimo: Pastimes è una citazione del passo Pastimes are past times presente nel Finnegans Wake, e la figlia di Joyce è raffigurata nei quattro artwork che accompagnano i lavori.
Sam Regan ha reintepretato le foto che Berenice Abbott scattò a Lucia Joyce (all’epoca una stella della danza, poco prima della triste fine in manicomio dove verrà rinchiusa fino alla fine dei suoi giorni) nella Parigi dei ruggenti anni Venti. Parrots and the park è un verso contenuto in Cilantro Grass, brano che è già stato suonato ad aprile per Live in Tuci.
Baseball Gregg traccia per traccia
Il primo brano è una piuttosto bucolica irl, che affianca alla chitarra acustica anche cinguettii di uccellini e un senso di pace generale, increspata soltanto in parte dal cantato.
Una certa serenità e sonorità che sanno di un folk un po’ danzato quelle che emergono da una più corale Nevertheless. Echi di songwriters d’oltreoceano si affollano in un pezzo che fa pensare anche all’ondata new acoustic movement che contrassegnò una parte degli anni Novanta-inizio 2000.
Ci sono anche gli archi e l’hammond in Cilantro Grass, scelta come singolo e sempre fluida nei movimenti e rapida nell’esecuzione. Movimenti più tranquilli e un po’ più notturni quelli di Sottovoce: titolo in italiano e testo in inglese per un brano che fa pensare ai Mercury Rev e alle sere d’estate.
Ottimo primo assaggio del disco, quello che i Baseball Gregg propongono con questo ep di quattro canzoni: un’atmosfera molto serena (che contrasta vivamente con quello che io ricordo di Joyce, ma magari ricordo male io). E una sapienza nel dosare gli elementi, in canzoni particolarmente equilibrate e gentili, che si ascoltano e riascoltano volentieri.
Genere musicale: alt-folk
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