Baustelle, “Contro il Mondo” è il nuovo video

I Baustelle sono tornati. Il loro nuovo singolo, accompagnato dal video di Marco Cella, si intitola Contro il Mondo. Provocatori, vintage e attualissimi nelle sonorità e nel testo, Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi sono pronti a mangiarsi i palchi di tutta Italia con il tour che è già tutto sold out.

Scritto da Francesco Bianconi, Contro il Mondo conferma la passione dell’artista per le atmosfere retrò, per il vuoto che a volte riesce a mangiare e inglobare completamente le esistenze e a riderci su, in perfetto stile Baustelle. Flashback di serate trascorse, di necessità sopite e di desideri irrisolti si alternano a momenti di lucidità assoluta.

“Dove eravamo rimasti? Quanto tempo è passato? Chi sperava che saremmo migliorati ovviamente si sbagliava. Si continua piuttosto a vivere, con la ferocia di sempre e musica nuova. Questa canzone si chiama “Contro il mondo”: è una storiella, un film, una parabola, un grido, basso-rullante-chitarra elettrica, gomma da masticare. Il nostro ritorno al criticismo e al rock and roll. Maneggiate con cura“.

Queste le date del tour nel 2023: il 2 maggio a Firenze, Tuscany Hall, il 3 maggio a Roma all’Atlantico, il 5 maggio a Bologna all’Estragon, il 6 maggio a Venaria Reale (TO) al Teatro della Concordia, l’8 e il 9 maggio a Milano all’Alcatraz e l’11 e il 12 maggio nuovamente a Bologna all’Estragon.     

Baustelle, Contro il Mondo: il testo

Tutto sommato adesso è facile fare una sintesi ben distaccata 

Ricordi il Primavera Festival quando mi hai detto ciao e sei svenuta 

Il giorno dopo nella camera a strisce blu dell’hotel ti sei spogliata 

Dei quattro stracci da folletto freak da punkbestia chic e ti ho baciata 

Non ho soldi in tasca e zero amici anche mia madre non la sento più 

E anche se triste e dark e depressiva la tua musica mi tira su Io voglio quello che vuoi tu essere contro il mondo e invece averlo addosso in 120 mq di parquet 

Avere un cane un taglio un figlio del successo andare a leggere i giornali in un caffè 

Svegliarsi tardi la mattina criticare il grande vuoto la sinistra che non c’è farsi di yoga e qualche droga supplicare di esser popolari Uh Uh Uh 

In fin dei conti adesso è comodo fare un’analisi approfondita invece solo cinque anni fa chiedevi aiuto senza via d’uscita 

Fiore strappato sei venuta da me causando un’emorragia nella mia vita 

Perché l’amore rende ciechi se c’è e non distingui Silvia Plath da un parassita 

Che poi tuo padre ce li avesse i soldi a me non importava neanche più 

E ti guardavo mentre nuda scrivevi le battute di una serie TV dicevi sono quello che sei tu essere contro il mondo invece averlo addosso in 400 mq di parquet 

avere un cane un taglio un figlio aver successo andare a leggere il giornale in un caffè svegliarsi tardi la mattina criticare il grande vuoto la sinistra che non c’è farsi di yoga o qualche droga supplicare d’essere popolari Uh Uh Uh 

E un giorno ti ho scoperto a letto con un altro però non mi ha fatto male sai perché 

perchè siam tutti uguali cani nel deserto io vivo contro il mondo invece ce l’ho addosso vivo di potere e sangue come te 

mi piace uccidere mentire aver successo andare a bere a cazzeggiare in un caffè 

mi sveglio presto la mattina lascio stare il grande vuoto la sinistra scelgo se farmi di coca o coca cola o canticchiare le canzoni estive Uh Uh Uh