Stile, ritmo e passione: se dovessimo scegliere tre parole per descrivere lo spettacolo che i Baustelle hanno portato in scena a Genova, a Goa-Boa Festival, nella serata di giovedì 6 luglio sarebbero senza dubbio queste. Accompagnati da Alberto Bazzoli alle tastiere, Lorenzo Fornabaio alla chitarra elettrica, Julie Ant alla batteria (avete presente la ragazza che suona nel video degli Zen Circus Ilenia? Ecco, lei) e Milo Scaglioni al basso, Rachele Bastreghi, Francesco Bianconi e Claudio Brasini sono tornati nel capoluogo ligure e hanno consumato con il pubblico un rapporto quasi carnale, partito dalla seduzione e finito con un arrivederci, ti chiamo io.
Protagonista indiscusso il nuovo album Elvis, selezionato come finalista per la Targa Tenco 2023 nella categoria “Disco in assoluto” e che ha consacrato il ritorno della band a quello che ha contraddistinto il percorso artistico dagli esordi a oggi. Atmosfera da film, sguardo da divi del cinema, restano indiscutibilmente affascinanti nonostante sia passata la giovinezza lamé e sia arrivata la maturità artistica di cui la serata è stata senza dubbio l’ennesima consacrazione.
Oltre ai pezzi immancabili come La guerra è finita, Un romantico a Milano, Amanda Lear e Charlie fa surf, i Baustelle hanno regalato anche delle piccole grandi gioie ai fan della prima ora con Gomma e La canzone del riformatorio, entrambe arrivate sul finale, poco prima del saluto al pubblico, degno di uno spettacolo teatrale.
Una band in gran forma, che ha deciso di omaggiare nelle diverse tappe del tour grandi nomi della musica italiana: a Genova è stata La donna cannone di Francesco De Gregori a vivere una nuova vita sul palco, presentata da Bianconi come “Il primo brano che ho ascoltato in vinile nella vita”, e trattata con rispetto da tutti i musicisti.
Una serata che ha scaldato ancora di più una passione mai sopita per una delle band più cool in circolazione da almeno vent’anni.
E chi sembra non essere stata mai scalfita dallo scorrere inesorabile del tempo è stata Kim Gordon, che ha entusiasmato i fan con delle performance acide e sintetiche, sperimentali nonostante gli anni che passano, insieme a una band in grado di tener testa a una delle regine del rock internazionale.
Già colonna portante dei Sonic Youth, una delle band che maggiormente hanno contribuito a definire il suono degli anni Novanta, Kim si è concentrata su una performance ruvida e graffiante, incentrata soprattutto sul suo disco solista del 2019, No Home Record. Charlie Risso, la star locale, ha avuto il compito di aprire la serata, con la sua eleganza ipnotica e il fascino etereo della sua voce.
Scaletta del concerto dei Baustelle
Andiamo ai rave
Betabloccanti cimiteriali blues
La guerra è finita
Contro il mondo
Milano è la metafora dell’amore
Gran Brianza lapdance asso di cuori stripping club
Los Angeles
Monumentale
Un romantico a Milano
La moda del lento
I provinciali
Veronica n. 2
Amanda Lear
Il liberismo ha i giorni contati
La donna cannone
Love affair
Charlie fa surf
Gomma
La canzone del riformatorio









































