Dopo i primi due singoli Benedetta follia e La nostra grande guerra esce su tutte le piattaforme digitali Vinca il peggiore, il terzo singolo dei Beckenbauer, giovane band emergente milanese. Il sound della band può essere considerato una sintesi tra generi e influenze eterogenei: un impasto lo-fi lievita dentro a composizioni indie pop dal sapore internazionale, dove pulsazioni electro e chitarre languide convivono senza odiarsi. I Beckenbauer sono: Francesco Frigerio – voce; Matteo Colciago – chitarra; Daniele Casari – chitarra; Stefano Casalena – basso; Nicole Castelletti – batteria.
A livello di immaginario estetico il progetto si inserisce perfettamente all’interno della cultura lo- fi e vaporwave odierna, con riferimenti al contesto vintage, vhs, retro-futuristico digitale anni ‘80 e ’90. Vinca il peggiore è un brano di svolta, che a livello di scrittura e forma canzone mostra elementi molto più “battistiani”, per così dire, rispetto ai primi due singoli della band.
“ – [ ] Io penso che alla fine tutta la vita non sia altro che un atto di separazione, ciononostante spesso chiudiamo interi capitoli della nostra vita con parole dimenticabili e nocive, quando è troppo tardi per un bel finale. Eppure ci meriteremmo tutti un addio stupendo, quale che sia la situazione. Qualcuno che prima di chiudere si volti ancora una volta, a spiegarci con uno sguardo che la fine capita, ma non inquina il passato.
“Vinca il peggiore” è la storia di un amore al capolinea, che si trascina per inerzia mista a vigliaccheria. Come porre termine? Come chiudere? Rimandiamo a un’altra volta dai. Ci penseremo quando sarà troppo tardi, quando ci incastreremo a vicenda con un motivo, ci scaglieremo addosso scuse affilate come frecce avvelenate. Ci faremo male, contamineremo tutti i ricordi, tutta la bellezza che abbiamo scolpito insieme. Maledetti codardi.”
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