Benelli: è successo un po’ di tutto

I Benelli, duo pop-rock ideato da Leonardo Spampani e Claudio Marciano, toscani di nascita ma bolognesi di adozione, hanno appena pubblicato Tanta Fame Zero Arte. Abbiamo chiesto loro qualche indizio in più sul nuovo lavoro.

Come siete arrivati a questo secondo lavoro, tre anni dopo “Siamo tutti”?

Dovevamo scrivere un disco di un certo tipo, con un suo concept, poi è arrivata la pandemia ed è successo un po’ di tutto, oltre ai ritardi vari. Alcune canzoni non ci convincevano più, ne sono nate alcune nuove, abbiamo collaborato con altre persone e poi abbiamo messo tutto insieme, senza vincoli di genere.

Mi raccontate qualcosa anche di titolo e copertina, che trovo abbastanza curiosi?

Nasce tutto dalla giacca di pelle fotografata in copertina. Lenni l’ha comprata in un mercatino vintage e non abbiamo mai capito per cosa stesse la sigla TFOA, ma ci ha sempre incuriosito. Data anche la natura del disco, abbiamo deciso di trovargli un significato, abbiamo considerato la O uno Zero e da lì è venuto fuori il titolo. Tutto un po’ metal, ancora meglio.

Qual è la canzone del disco che secondo voi è riuscita meglio?

Probabilmente Love Me come canzone e Meraviglia per la produzione.

Come vedete la scena indie italiana oggi?

L’indie mi sembra palesemente morto, a parte qualche nostalgico che comunque funziona perché, appunto, sono rimasti in pochi. Lo vedo come un dato di fatto, nulla di positivo o negativo. Anzi c’è del positivo nel fatto che musicalmente la gente ha abbandonato alcuni “canoni indie”, noi compresi, e si sente più libera di sperimentare.

Che progetti avete per fine ’22-inizio ’23?

Suonare tanto e ovunque, da gennaio in poi, tutti gli aggiornamenti saranno sulle nostre pagine social.

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