Una “virtual band” che lavora a distanza e su progetti musicali: questi sono i Bluombre, formazione che ruota intorno a Giuseppe Tumolo. Ogni canzone del gruppo è sempre arrangiata in almeno due modi differenti e poi fatta cantare in diverse lingue. Tumolo si avvale della collaborazione di interpreti di diverse lingue per condividere la propria fans-base e farsi conoscere a vicenda.

Per esempio l’ultimo singolo si chiama “Goccia d’argento” è conta su ben cinque versioni, italiana con Francesco Nardone, Afrikaans con Ruan Wepener, elettronica in spagnolo con Alfredo Moreno Ramiro, in tedesco con GarT e trance/dance remixata da Alexo Vitruviano. Ecco la nostra intervista, dopo il video.

Puoi raccontare come nasce il progetto Bluombre?

Il progetto Bluombre nasce nel 2000 quando inizio ad arrangiare le prime canzoni. Come sempre avviene in modo semi-artigianale e con l’aiuto di amici e voci prestate. Poi i primi arrangiamenti professionali e i primi contatti anche con gente che conta (Marco Ferradini, Teddy Reno & Pavone) e nel 2004 l’idea finale che ho poi riproposto nel 2016, quando ho ripreso il progetto chiamandolo Bluombre 2.0 versione web.

Ho sempre dovuto cercare interpreti e questo non è facile. Per questo il progetto si era arenato fino al 2015 quando Bruno Augugliaro ha risposto al mio annuncio e abbiamo lanciato “Quando tu ci sei”.

Aggiungo: oggi ci sono Takagi e Ketra, bene l’idea l’ho avuta prima io e ben prima.

Ogni tua canzone è realizzata in svariate versioni e spesso cantata in lingue diverse. Da dove nasce quest’idea?

Il fulcro del progetto è la condivisione e la diffusione. Per far questo occorre rendere necessariamente comprensibile il testo in quante più lingue possibile. Per far questo ho anche pensato di fare sempre ogni canzone con almeno due arrangiamenti differenti. Poi via via grazie a nuovi contatti con gente disponibile e preparata (Alexo Vitruviano e Desde la caverna dalla Spagna), sono nate nuove sperimentazioni.

Condividersi rispettivamente alla propria fan base e collaborare. Un esempio: nel progetto che si è concluso e che sto presentando nel video, c’è una versione in Afrikkans (lingua del Sud Africa). Ecco io non sarei arrivato in quel posto e altrettanto l’interprete stesso qui in Italia se non avessimo collaborato.

Il tuo ultimo singolo è “Goccia d’argento”. Vuoi raccontare come nasce il brano?

Il brano ha un’anima rock e grazie alle altre versioni sviluppate a tirato fuori tutto il potenziale. E’ una canzone che si fa apprezzare man mano che si sviluppa fino ad arrivare all’assolo. Mette al centro una donna ed il suo essere provocante e lui teme questa sua essenza.

La versione in lingua Afrikaan forse è quella che meglio le si addice ed è cantata da Ruan Wepener(qui in video).

Mi è venuta poi l’idea di farla diventare elettronica e grazie alla collaborazione con Desde la caverna (che l’ha affinata) ed all’interprete Alfredo Ramiro Moreno. Poi il tutto si è concluso con la versione solo musicale trance/dance fatta da Alexo Vitruviano. La versione principale è quella Italiana con Francesco Nardone fatta anche in lingua tedesca con GarT. L’arrangiamento principale è di Simone Ubezio

So che è già pronta anche “Cerco te”, la prossima canzone: vuoi raccontare qualcosa in merito?

Ecco, una precisazione: io sviluppo progetti musicali e questo è il nome di quello nuovo. Ovviamente da il nome alla canzone. Adesso è fuori la versione italiana con Antonino Grosso e tedesca sempre con GarT. Arriverà anche la versione italiana femminile e spagnola.

L’ho associata a un video creato in cartoon in 2d, con 2 personaggi al centro della scena. Magari avrà un seguito…

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Bella domanda: allora, ho ancora 3 canzoni già arrangiate e quindi sostanzialmente pronte. Una probabilmente entro fine anno e 2 nel 2020. Alla fine di tutto trarrò le somme. Oggi fare musica non porta guadagni ed è necessario fare i live. La natura del progetto al momento non lo permette ma presto potrebbero esserci sviluppi in merito. Ok che oggi l’80% è tutto web/social ma servono grossi numeri per poter permettersi nuove produzioni. Di fondo il progetto prevede che un giorno ci potranno essere dei live dove ogni interprete, oltre alle canzoni di Bluombre, interpreti anche le proprie, rendendo i live trasversali.

Poi c’è un progetto legato alle creazioni (Bluombre creations) che sviluppa stampe da muro e su magliette, e quello nuovo legato ai cartoon. Tutto da valutare.

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