A grande richiesta, ma soprattutto per cercare di stare al passo con le uscite, ecco un’altra puntata di “recensioni in breve” (o come le vogliamo chiamare). Cinque suggerimenti, spesso con streaming, di dischi che forse ti sei perso, ma non dovevi.
Milf, “God Save the Teen”
Con Mickey Mouse come genio protettore e con l’assonanza Milf/Milk resa pubblica molto prima che il discorso venisse in mente alla biondina dei Black Eyed Peas, i Milf pubblicano God Save the Teen. Che è un’ardita mescolanza sono che può andare dall’hardcore al math, toccando svariate stazioni intermedie e comunque facendo parecchio rumore. Il duo pescarese gioca parecchio con l’immaginario (anche pornografico) ma soprattutto con sonorità a volte perfino eccessive. Particolarmente gustosi alcuni giochi e divertissement, come quelli di God Shave the Teen. Un disco per estremisti, senza dubbio, ma molto creativo e singolare.
[bandcamp album=2420155860 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]Artemio, “Cento uomini”
Gli Artemio sfornano un album d’esordio dall’interessante suono hard rock, sufficientemente personale nelle idee da meritarsi qualche ascolto attento. Ciò che può forse far storcere il naso è la produzione dei brani, buona per gli strumenti ma che va a sommergere la voce fino a renderla a volte non pienamente comprensibile, tanto che al primo ascolto ci ho messo qualche strofa a capire se il cantato fosse in italiano o in inglese. I pezzi hanno il tiro necessario a intrigare l’ascoltatore, ma dopo qualche giro diventa chiara la monotematicità del suono del gruppo; nulla di troppo grave per una formazione all’esordio, ma sarebbe forse buona cosa tentare qualche soluzione più articolata tanto nei suoni quanto nella composizione.
Francesco Ritucci
F-Zer0, “Indaco”
Ambient, drone ed electronic music sono lo sfondo sul quale Davide Marchi/F-Zer0 pennella le proprie creazioni. Che, anche nel nuovo Indaco, offrono spazi larghi allo sguardo e all’ascolto. Ma sedendo e mirando, voci e qualche rumore, ritmiche e cambi di direzione portano sguardo e ascolto in direzioni diverse. La tela qui e là si sporca, il panorama cambia, il discorso si fa elettrico e inquieto. L’inquietudine è probabilmente il sentimento dominante del disco, con rumori e sonorità che emergono a volte da spazi lontani, a volte dall’angolo accanto. Una buona prova, oscura ma positiva, per F-Zer0.
[bandcamp album=1003004635 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]Onthefloe, “The Shooting of the first scene”
Molte sensazioni edm nel disco degli Onthefloe. Che però non si fossilizzano soltanto su un genere: si riesce agevolmente a passare da un pezzo “prodigyoso” come Pleasant Garden a uno più vicino ai Depeche come Second step. C’è disinvoltura nel disco, anche quando si ingaggiano battaglie sonore elettroniche o si utilizzano scratch, sempre sintetici, per sottolineare i passaggi più rumorosi dei brani. Il discorso può giocarsi anche su sfumature di gusto, come in Take This. L’ep suona fluido, divertito e può essere gustato con facilità.
Mayflower Madame, “Observed in a Dream”
Ok, il 99% dei dischi di cui si parla su TRAKS sono italiani. Ma c’è sempre quell’1% di dischi che suscitano la nostra curiosità e che arrivano da fuori. Questo dei Mayflower Madame in particolare arriva da Oslo e prevede otto tracce imbevute di new wave e shoegaze. I fiordi norvegesi (oppure altri luoghi comuni sulla Scandinavia a piacere) fanno da sfondo a alcuni brani oscuri ed evocativi, costruiti su parametri rock ma con strutture aperte. Pezzi come Lovesick lasciano spazio anche a discorsi di rock più concreto e meno etereo. Buone dosi di drumming e di chitarra per un disco che si ascolta con interesse e con un certo impatto emotivo.
