In breve: cinque nuove recensioni per te
Cinque nuove idee di ascolto per te: TRAKS ti offre la possibilità di indagare in cinque nuove recensioni in breve, pronte e servite calde sul piatto.
The GrOOming, “Kontainer”
Con una copertina un po’ Gorillaz, ma con suoni molto più electro, ecco il nuovo ep di The GrOOming, Kontainer. “Un container è un’attrezzatura specifica per i trasporti. Può contenere delle merci, può essere abitazione oppure, se accuratamente trattato, può diventare un rifugio d’emergenza. Il nostro kontainer è a un tempo rifugio e contenitore di idee, ci ha portato da Milano a Berlino e ritorno per produrre 5 brani che fondono melodie e armonie basate su una ricerca timbrica e sonora realizzata da elettronica e strumenti tradizionali. Alla voce, Omer Lichtenstein, in arte Felidae Trick”. Il disco si articola su cinque tracce ora molto intense, come nel caso di No Fly Zone, ora più eteree e sfumate. In evidenza la capacità del collettivo milanese di offrire soluzioni diverse, sensazioni diverse e idee diverse, rispettando un pattern che è quello della contemporaneità internazionale.
Mike Spine, “Forage & Glean I & II”
Sono stati appena pubblicati in Europa i due volumi di Forage&Glean con le canzoni di Mike Spine. Il songwriter di Seattle ha raccolto in un doppio album le sue migliori canzoni, per l’etichetta Global Seepej Records. Decimo album per il cantautore, la raccolta spazia dal folk al punk, con un’impronta del sound che ha reso famosa la città dello stato di Washington nel mondo, il grunge e il post grunge. Le canzoni contenute in questo doppio album raccontano le storie e le esperienze della classe lavoratrice delle città in cui Mike Spine ha lavorato come musicista, maestro e attivista negli ultimi 20 anni, combattendo in prima linea per le ingiustizie sociali, economiche e ambientali. Gli appassionati di Soundgarden, Alice In Chains & co. troveranno una certa vicinanza in pezzi come Another Day, ma ci sono episodi molto più vicini al punk della West Coast, come Meteorite. Il doppio disco consente nel complesso di dare uno sguardo molto approfondito a una produzione molto interessante e varia.
Easy Trigger, “Ways of Perseverance”
Nati nel 2009 come cover band, gli Easy Trigger non hanno mai perso il contatto con l’hard rock del tempo che fu e anche nel nuovo disco Ways of Perseverance continuano a portare avanti una linea di pensiero e di suono che li ricollega al metal anni Ottanta e alle generazioni precedenti. In pezzi come Land of light si trova tutto ciò che fa felice un metallaro doc: chitarre rumorose, drumming aggressivo, ma anche momenti di riflessione post grunge. Ah, senza dimenticare la voce che a volte si alza a certi vertici estremi. Ci sono anche pezzi festosi e veloci, un po’ Van Halen un po’ Iron Maiden, come The Watchmaker. Epica e filosofica nei modi e nell’atteggiamento God is Dead, mentre pezzi come Blind si concedono ritmi e toni da ballad. Un disco per nostalgici, ma portato a termine con i modi giusti.
Houstones, “Houstones”
Esce per Old Bycicle Records il debutto degli Houstones, forti di radici indie e post grunge, che pubblicano un disco omonimo da sette tracce. Dopo diversi cambi di formazione il duo, attualmente formato da Saul Savarino e Joel Pfister, si stabilizza concretizzando il loro primo lavoro lungo. Chitarre in primo piano in pezzi come 7 seconds to 8, mentre Lickin’ Hell’s Hole porta a casa influenze in stile Nirvana piuttosto evidenti. E se Popular Star si concede divagazioni a orizzonte più vasto, Monsters abbassa decisamente i toni e passa a descrivere la realtà con toni molto più oscuri. Un esordio interessante e con buoni spunti.
Domadora, “The violent Mystical Sukuma”
Arriva dalla Francia la band dei Domadora, portatrice di un consistente sound psych-stoner condensato nelle sei tracce dell’album The violent Mystical Sukuma. Un sound molto corposo e con tendenze psichedeliche piuttosto chiare emerge fin dalla traccia di apertura, Hypnosis, una suite da quasi dodici minuti in cui la chitarra elettrica dà fondo alle proprie risorse e fa tornare alla mente band classiche come i Funkadelic.