Caleido: #cinqueminuticon

Di Chiara Orsetti

Insieme dal 2016, i Caleido sono un gruppo toscano che ha da poco presentato il suo primo album intitolato E poi ci rido su, anticipato dal singolo Chiara. Abbiamo fatto loro qualche domanda.

“Ridere ci ha rese invincibili. Non come coloro che vincono sempre, ma come coloro che non si arrendono”. È una frase di Frida Kahlo, e la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo del vostro album. “E poi ci rido su” è il titolo, l’ultima frase dell’ultima canzone e, a quanto ho capito, anche uno stile di vita. Anche voi non vi siete arresi e avete riso anche nei momenti più duri?

Questo disco parla di abbandono, mancanza, disperazione e di quanto noi siamo vulnerabili davanti all’assenza, sono dieci canzoni sincere, a modo loro logorate e non trovavamo altro modo di salutarle se non con un colpo di scena così abbiamo scelto in maniera del tutto naturale “e poi ci rido su” senza neanche starci troppo a pensare.

“Chiara” è una delle canzoni che preferisco, e non perché si chiama come la sottoscritta, ma perché racconta le difficoltà di un’adolescenza unica e, allo stesso tempo, identica a mille altre, raccontata con freschezza. È una storia vera?

In ogni canzone ci sono frammenti di verità, quei frammenti spesso sono dei sani pretesti per incanalare la scrittura in una direzione e riuscire a trasmettere delle emozioni, quella voleva ritrarre l’adolescenza del XX secolo carica di vizio e di dolore, di eccesso e di protagonismo per colpa di un amore assente.

Un altro brano di cui inevitabilmente vi farò parlare è “Polaroid”, in apparenza leggero ma con una malinconia di sottofondo che accompagna tutta la durata del pezzo.

Polaroid è stato il primo brano scritto per questo disco, è una specie di interludio per quello che poi verrà espresso nel disco, il manifesto di “e poi ci rido su”, un brano carico di nostalgia e ricordi dove quello che resta è saltato in una fotografia.

Leggo che nei prossimi giorni avrete l’onore di aprire il concerto di Riccardo Sinigallia, sicuramente una bella occasione per una band esordiente. Quali sono gli artisti italiani (e non) che hanno influito maggiormente sul vostro percorso artistico?

Sì, siamo veramente molto felici di aprire a un nostro mito come Riccadro Sinigallia, facciamo ancora fatica a crederci ma è tutto vero fortunatamente. I nostri punti fermi oltre chiaramente ai mostri sacri della musica italiana come Battisti, Dalla e De Andrè ci sono le band che hanno segnato la nostra adolescenza, i Verdena, I Bustelle e tutto quel mondo lì e poi Cesare Cremonini.

Forse l’estate sta arrivando sul serio, ci regalate una playlist di brani che vi stanno particolarmente a cuore che si possono cantare a squarciagola mentre, con il finestrino abbassato, si viaggia verso il mare?

Lunapop – 50 special
Baustelle – Le vacanze dell’83
Oasis – Don’t look back in anger
Beatles – She loves you
Lucio Battisti – Abbracciala Abbracciali Abbracciati
Lucio Dalla – Disperato erotico stomp
Brunori Sas – Guardia 82
The Cure – Friday i’m in love
Thegiornalisti – Promiscuità
Verdena – Scegli me (un mondo che tu non vuoi)

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