La Valle dell’Asso è il nuovo album dell’instancabile Carmine Tundo, leader de La Municipàl (con cui sta registrando il quinto album in studio), di Mundial (in uscita con il secondo disco) di Nu Shu e di chissà quante altre idee in arrivo in futuro.

Carmine, di recente, è stato anche responsabile musicale di alcuni importanti programmi televisivi in onda sui canali Rai, tra cui Tonica condotto da Andrea Delogu e l’edizione 2022 di Meraviglioso Modugno, mentre con la La Municipàl ha realizzato la sigla del programma di Rai Due Magazzini musicali, condotto da Melissa Greta Marchetto. 

La Valle dell’Asso è il suo quarto album solista “semplicemente” come Carmine Tundo, in uscita per Discographia Clandestina con distribuzione ADA Music Italy, in streaming, digital download, cd e vinile.

La Valle dell’Asso è una valle che costeggia il canale dell’Asso, piccolo torrente che taglia in due il Salento e non sfocia mai nel mare. Partendo da questa suggestione è nato l’omonimo concept album, che prende spunto dai racconti di una contea immaginaria rimasta ancorata in un tempo antico, tranquilla e silenziosa che sorge lungo le ripe fertili del cuore della provincia leccese. In questa malinconica contea, storie d’amore e passione si consumano nel silenzio dei campi appena arati.

L’ album è composto da dieci canzoni, collegate tra loro in un flusso musicale ed emotivo lento e rassicurante, alternato da incursioni ironiche e più movimentate, come ne “La chiesa madre di Galatina” in cui viene descritto il modo di pensare spesso malizioso delle piccole cittadine di provincia del sud. Il sound acustico del disco, commistione tra cantautorato classico e folk, accompagna emotivamente i testi romantici ed irriverenti, tessendo trame inaspettate come ne “L’arcangelu Michele”, brano scritto in dialetto salentino, che racconta la presunta storia clandestina tra l’arciprete del villaggio e una giovane donna promessa in sposa.

Carmine Tundo traccia per traccia

La Preghiera di Sirgole apre il disco con calma, malinconia e un recitato accompagnato da sonorità che procedono a ondate, per costruire un brano breve ma già potente.

La chitarra acustica dà il la a Il canale dell’Asso, che gioca con qualche rima baciata, per incominciare una narrazione fitta di dettagli e compiuta con sguardo compassionevole.

Intermezzo rapido e un po’ western, ecco La calma prima. Prima di cosa? Prima di Tempesta, ovvio, ritmata e intensa, a registrare arrivi notturni, a passare in rassegna scenari di frontiera, prima che arrivino pioggia e fulmini, per una canzone agile e appassionata.

Si passa al vernacolo per L’arcangelu Michele, che ha passo ritmato ma ragionato, adatto a storie antiche e sacre. Più terrene le idee delineate dall’intermezzo morriconiano L’onorevole De Maria.

Un po’ di pizzica e molti racconti antichi si affollano intorno a La chiesa madre di Galatina, molto mediterranea e folk, in senso etimologico.

Lucia da Collemeto è un altro intermezzo, questa volta più morbido ma non meno appuntito. Attese inutili sono quelle che si consumano ne Il primo raccolto, tra le sterpaglie che viaggiano per la pianura. E se già in passato Carmine ebbe a parlare di una schiena femminile, qui si limita a sognarla e a pensare costantemente a dettagli anatomici, senza la possibilità di ricongiungersi con l’amata per “la maledizione dei vecchi amanti”. Almeno per ora.

La Chiusa è ritmata, recitata come l’apertura del disco, a raccontare una fuga all’alba dalla Valle dell’Asso, un congedo da uno spazio e da un tempo immobili.

Il Carmine Tundo indie pop, quello de La Municipàl, rimane il nostro preferito, sia ben chiaro. Però come fai a non apprezzare tutte le sfumature e le facce diverse che riesce a mostrare, con una versatilità musicale che non ha moltissimi paragoni in Italia e non solo? Anche stavolta il musicista salentino pubblica un disco forte e motivato, con radici profondissime ma non per questo slegato dal contemporaneo.

Come un piccolo film, girato sotto il sole potente del Salento, questo album porta in rilievo sapori forti, storie impolverate, istinti che fanno pensare a Sergio Leone e ai suoi sodali cinematografici e musicali.

Genere musicale: cantautore

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Pagina Instagram Carmine Tundo

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