Dopo il precedente lavoro Incredibile (2014, INRI) torna la band torinese Cibo con il nuovo album Capolavoro, in uscita il 3 febbraio per l’etichetta INRI. Undici tracce registrate da Max Casacci nell’aprile del 2016 presso lo studio Andromeda, sotto la gran supervisione del fonico Maurizio Borgna. Mixato dallo stesso Borgna a Berlino, l’album è stato poi masterizzato in California al The Bakery di Culver City. Tra punk hardcore, math e molta ironia, spesso amara.
Indizi di autocoscienza e larghi tratti di potenza hardcore accendono i discorsi con Il nostro gruppo è morto, psicodramma non infrequente nelle band di tutte le latitudini, ma mai sentito all’interno di una canzone.
Vikingus apre di drumming, aggiungendo chitarre e voce in corso d’opera. Qui la potenza è più ragionata e discorsiva, con le luci che si accendono sull’assolo di chitarra nel finale. Gadro cerca tonalità e stili diversi, finendo per sconfinare nel math, raccontando di vantaggi e svantaggi delle sostanze psicotrope. Si prosegue con Sono stata lasciata, lamentela femminile in salsa potente, con qualche profilo sonoro epico che contrasta con le piccolezze elencate dal testo.
ICSFCLD, dopo la citazione dotta (un recitato di Jerry Calà) parte a tutta forza con suoni dai profili hardcore. 4 amici in piazza slappa di basso, torna alla fissa per il sesso femminile, ricorrendo a un po’ di français, e affronta il dramma della calvizie con dosi non omeopatiche di chitarra (“ero giovane, ero bello, ero pieno di capello”).
Discretamente picchiata Supermercato, ritratto ansiogeno di una situazione quotidiana. Il Valzer del disagio non è proprio di impronta viennese, ma piuttosto rancorosa e vicina allo stoner. Macchinine (miglioreamicodimerda) ripercorre sensazioni d’infanzia con giri di chitarra piuttosto ruggenti. Murazzi lato dx esplode dopo alcune indicazioni geografiche torinesi: il pezzo è tra i più sfrenati del disco, sia dal punto di vista del testo sia per i suoni. Si chiude con Riporto, che riprende 4 amici in piazza più nello spirito che nella sostanza.
Disco consistente per i Cibo, che insieme a robuste dosi di vigorìa sonora mettono in tavola una versatilità notevole e una buona varietà di situazioni, con molta ironia.