Babilonia è il nuovo disco dei Cielinerisopratorino. I Cielinerisopratorino nascono nel 2010 ad Acqui Terme da un’idea di Mauro Caviglia (voce, chitarra) e Gian Piero Morfino (batteria, percussioni). Con il bagaglio di un intenso percorso di autoproduzioni e concerti, la band si è distinta all’interno di contest e rassegne musicali: nel 2013 viene premiata al Maxxi di Roma in occasione della consegna dei Nastri D’argento, per il videoclip della canzone “La morte avrà i tuoi occhi”; vince il premio dell’Istituto Luce (“Musica Luce”).
Nel 2016 i Csnt pubblicano il loro omonimo album d’esordio con l’etichetta piacentina Orzorock; registrato negli studi Audiomokette a Torino, al disco seguono decine di date fra nord e centro Italia. I Cielinerisopratorino figurano fra i componenti della band-collettivo acquese Stanza249.
Nel corso del 2017 il gruppo, con l’assetto definitivo a due elementi, incide il disco Babilonia: realizzato al Greenfoog Studio di Genova con la collaborazione artistica di Mattia Cominotto (registrazioni, mixaggio, chitarre) e Giovanni Facelli (elettronica, chitarra, cori), vede la partecipazione di Francesco Seitone (chitarra).
Otto tracce che dal vivo vengono eseguite in trio con Luca Olivieri, polistrumentista che ha all’attivo dischi solisti e colonne sonore, concerti in Italia e all’estero. Luglio 2018, il gruppo si aggiudica il primo premio al “Varigotti Festival – Premio Nazionale per la Canzone d’Autore” con il brano Apocalisse.
Cielinerisopratorino traccia per traccia
L’apertura è particolarmente delicata, un po’ sussurrata e molto malinconica: si tratta de L’ombra, che alza la voce soltanto sul finale.
Fiume ha ritmi meno regolari e iscrive a referto sonorità indie/alternative rock, alzando i toni e rendendo ruvide le superfici.
Partenza ragionata per Eleonora, che però sale di colpi molto rapidamente, riempiendo l’aria ma alternando pieni e vuoti.
Ecco poi Apocalisse, che ha già aiutato il gruppo a vincere dei riconoscimenti: si intuisce che la forza acustica e le intensità molto alte, in mezzo ai panorami desolati descritti dal testo, hanno decisamente giovato.
Ben si fa rumorosa, elettrica e fitta, in un ritratto di famiglia leggermente disturbato da un arrivo non previsto.
Ritratto urbano, invece, quello di Cieli neri sopra Torino, canzone omonima alla band che si eleva su un drumming irregolare e sulle virtù di voce e chitarra.
Storia di un dj offre immagini presumibilmente ispirate al suicidio assistito di Dj Fabo, in un crescendo disperato che soltanto nel finale trova un po’ di pace.
Si chiude con la breve Occhi chiari, che lascia filtrare scampoli sintetici, anch’essa in crescendo e con qualche retrogusto new wave.
Un album intenso e sincero, quello dei Cielinerisopratorino, che non fa sconti e si va a prendere la verità là dove sta. Ma oltre al sapore crudo, le canzoni della band offrono suoni e sensazioni ben direzionate, per un risultato complessivo forte e di alto livello.