Il progetto CloudCaster nasce dall’esigenza di creare musica traendo ispirazione dalle influenze artistiche dei membri del gruppo, uscendo da ciò che è riconducibile a schemi tradizionali. Con la loro musica puntano a far immergere l’ascoltatore in un’atmosfera evocativa, in modo da coinvolgere e trasportare, utilizzando diverse sonorità in ogni brano.
I CloudCaster nascono nel 2017 dall’incontro tra Gianluca (batteria & synth) e Giulia (chitarra e tastiera), per poi consolidarsi con l’arrivo di Riccardo (basso) e Valentina (voce).
Il loro primo album è Evocare e contiene otto brani inediti. Evocare vuole suscitare un viaggio sonoro nella mente di chi ascolta. Un mix di diversi generi, dall’ambient a al progressive, dal rock all’elettronica, dettato da emozioni contrastanti che i membri dei CloudCaster trasformano in musica con l’intento di coinvolgere appieno l’ascoltatore, il quale partecipa con loro ad un profondo processo introspettivo mirato all’accettazione del proprio io in ogni sua forma.
CloudCaster traccia per traccia
Si parte da Through the Door, traccia dagli istinti drum’n’bass un po’ trascinati e dai suoni che passano dalle tentazioni iniziali quasi industrial a un mood molto più evocativo. Il brano nel finale diventa più percussivo e alza la voce.
Anche Slippin’ from a Dream si adagia su tempi allungati, accompagnandoli con atmosfere piuttosto morbide e vellutate. Breve intermezzo picchiato quello di Awakening.
Tutt’altro umore quello di Consciousness, più malinconica, con l’intervento del pianoforte. Il brano diventa una sorta di suite quasi cinematografica, con interventi recitati (nella fattispecie da Il Divo di Sorrentino), fino a superare i 9 minuti di durata.
Flight Equation torna a mostrare il lato più rude della band, che si consuma attraverso schitarrate abbastanza furibonde e un drumming torrido.
Dopo la breve By the Riverside parte la cavalcata elettrica di Travel, altro pezzo lungo e intessuto sulle movenze della chitarra.
Si chiude con le tristezze di Just like the Rain, che piove sul disco con un certo alone malinconico ma anche affascinante.
Forti di una buona ispirazione e di buone qualità strumentistiche, i CloudCaster completano un disco ricco di panorami interessanti che compie il giusto percorso per “Evocare”, appunto.