Colla, “Undër”: recensione e streaming
Undër è il nuovo ep dei Colla: cinque canzoni “urgenti” che provengono dal basso e dalle periferie vicentine, racconti che parlano di vite nascoste di giorni persi e di solitudini consumate. I Colla registrano questo ep in un unico giorno, quello di San Valentino, con session infuocate alla Distilleria Produzioni di Bassano del Grappa (VI) con Maurizio Baggio (Icio). Undër è pubblicato da Dischi Soviet Studio che ne cura la distribuzione.
Colla traccia per traccia
Drumming rapidissimo, cori, giri di chitarra piuttosto infuocati e una testardaggine di fondo molto consistente: Barluna apre l’ep su ritmi molto accelerati.
Con un pensiero in direzione TARM, ecco poi Mostri, che rallenta un attimo ma senza lesinare sulla voglia di prendere d’assalto. “Senza di te/meglio non è” è il grido di battaglia.
Arriva a metà ep Radici, che torna a muoversi veloce, con le chitarre che reclamano il loro spazio. Un discorso ruggente e molto frontale, ricchissimo di elettricità. Il Peggio è passato suggerirebbe un po’ di ottimismo, anche se il modo di trasmetterlo è sempre molto energico.
A chiudere una molto autobiografica Fastidio, che suona forte ma piuttosto aperta e anche ironica, per chiudere l’ep, se non con serenità, almeno con un mezzo sorriso. Infastidito.
Con un titolo che fa pensare a un calciatore turco, i Colla fanno scontrare i loro caproni sulla copertina, a dimostrare la testardaggine e la tenacia di chi fa rock, di chi pensa punk e di chi non disdegna una bella schitarrata, quando ci vuole. E ogni tanto, diciamocelo, ci vuole.