Coma_Cose, Vipra @Goa-Boa Festival: il report
I concerti dei Coma_Cose sanno d’amore, di fragilità, di scelte e di condivisione. Complici e simili, California e Fausto hanno sempre saputo stare sul palco, e noi di TRAKS ne sappiamo qualcosa: li abbiamo visti passare da Genova più volte, e a ogni appuntamento portavano con loro una gran voglia di comunicare con il pubblico e anche tra loro.
A portare nuovamente a Genova la coppia è stato Goa-Boa Festival, che per la sua venticinquesima edizione ha scelto di far esibire, insieme a loro, anche Vipra e Memento.
Luci e sguardi, sorrisi e ritmo: questi gli ingredienti del live. In scaletta brani degli esordi, che immancabilmente hanno fatto cantare e ballare il pubblico più attento, e i nuovi successi, apprezzati dall’intera Arena del Mare.
Tanti, tantissimi i bambini presenti, che sembrano rimanere incantati dalla voce delicata e avvolgente di California e dal ritmo dei testi, al punto da rimanere fino al post concerto sperando di riuscire a strappare una foto ai loro idoli.
Ma in fondo andare a un concerto dei Coma_Cose è un po’ come trovare la sabbia dell’anno prima in fondo alla valigia: non vedi l’ora di tornare dove sei stato felice non appena ne senti la consistenza fra le mani.
Dopo che il pubblico ha avuto il piacere di scoprire (o di consacrare la conoscenza) dei giovani artisti che hanno aperto la serata, ecco salire sul palco, nel buio illuminato dalla sigla “CC” che lampeggia, California e Fausto in splendida forma. Sempre bionda lei, sempre col cappellino lui, un marchio di fabbrica che resiste nonostante il tempo abbia fatto scorrere parecchia acqua dai tempi di Inverno Ticinese e dai loro primi live. Quello che è rimasto scolpito nel tempo è l’approccio e l’intenzione: faccio due tiri sa di Jugoslavia è la prima frase che viene intonata dall’intera Arena, e da lì un continuo scavare nel passato: si sono alternate Deserto, Granata e Beach Boys distorti prima di aver lasciato spazio a qualche pezzo ‘nuovo’: arrivano in coppia Calma Workout e Chiamami, entrambi estratti dall’ultimo album Un meraviglioso modo di salvarsi, tornando poi a fare salti nel passato e immersioni nel presente.
Si guardano negli occhi, scherzano sulle nozze promesse durante il Festival di Sanremo (‘era solo una trovata pubblicitaria‘ dicono ridendo) e si danno anche un bacio a grande richiesta del pubblico. Ma l’amore si legge negli occhi più che sulla punta delle labbra: si incontrano sul palco raramente, spesso ognuno segue la musica ballando e cantando dal proprio lato, ma sembra che entrambi sappiano esattamente dove l’altro si trova.
Si susseguono romanticamente ed energicamente, tra le altre, Anima Lattina, La canzone dei lupi, Napster, fino ad arrivare a Odio i motori, su cui California decide di indossare un mantello illuminato che la rende una perfetta fatina della malinconia indie.
A riportare il sorriso c’è Fiamme negli occhi, seguita a ruota da Zombie al Carrefour, commovente e sentita più che mai.
Tra un successo e l’altro non poteva mancare la nuova hit Agosto Morsica, tormentone estivo per chi non riesce proprio a farsi andare giù i primi posti in classifica.
In scena entra poi una panchina, un lampione e qualche pianta: intimamente rimasti soli, intonano Vita spericolata di Vasco Rossi, Don’t look back in anger degli Oasis e LLYLM di Rosalía, mescolando insieme qualche ritornello made in Coma_Coselandia.
Sappiamo che stiamo arrivando alla fine quando Mancarsi parte, sentiamo che il concerto ha veramente finito di dare quello per cui siamo arrivati quando Sei di vetro manda tutti a casa, cuore e occhi pieni di emozione, nonostante tutto.
La scaletta completa del concerto dei Coma_Cose al Goa-Boa Festival 2023
Jugoslavia
Deserto
Granata
Beach boys distorti
Calma workout
Chiamami
Anima Lattina
La Canzone dei lupi
French fries
Napster
Novantasei
Odio i motori
Fiamme negli occhi
Zombie al Carrefour
Pakistan
L’addio
Mariachidi
Agosto morsica
Via gola
La resistenza
Squali
Mancarsi
Post Concerto
Sei di vetro