Li conosciamo già, perché hanno fatto il proprio esordio tre anni fa, perché hanno calcato palchi prestigiosi (ma anche normali) e anche perché li abbiamo fatti videointervistare da Cipo di Cecco e Cipo qualche giorno fa, con esiti piuttosto divertenti.
In ogni caso siamo qui a parlare dei Telestar, quartetto toscano che si aggira intorno al folk-pop di marca internazionale, con effetti autoriali più marcati in questa seconda prova, Così vicini così lontani.
La prima traccia è Mi Lascio vivere, un morbido ritmato che include nella propria marea calma suoni piuttosto indie ma anche un hammond che rimane sullo sfondo, prima del crescendo finale.
Katy ha invece un passo più serrato, mettendo in evidenza giri acustici e testi cantautoriali, drumming molto regolare e un pianoforte che si occupa del lato melodico della faccenda.
Ancora Noi parte acustica e sembra prendere anche in questo caso la strada del classico da cantautore, ma piano piano si scopre un lato alt-folk internazionale, che si apre progressivamente fino a mostrarsi a pieni colori, tipo girasole a mezzogiorno.
Un pop quasi sanremese accoglie a braccia aperte Via dal Tempo, mentre Idra si qualifica come uno dei brani più sfaccettati del disco: si parte con tranquillità acustica, poi interviene il pianoforte a mutare scenario, in combutta con la sezione ritmica.
Diversi si raccoglie intorno a un ritmo di batteria piuttosto serrato, che trascina con sé la canzone, tra le più incisive dell’album. Sulla mia pelle, al contrario, rispolvera il lato più melodico della band.
Chitarra acustica ad arpeggiare nell’introduzione di Lontano, che prosegue nella tematica di vicinanza/lontananza, più mentale che fisica, che caratterizza molti brani.
Qualche eco di sonorità in stile Baustelle per Il Grano nei Campi, mentre lo sforzo di Un Padre è quello di mantenersi lontano (guardacaso) dalla retorica, impresa non facilissima con un tema come quello del brano.
Il disco scivola bene, senza disegnare il pop ma senza anche senza perdere di vista caratteristiche autoriali che fanno da faro nelle nebbie.
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