Bisogno di una dentista? TRAKSTRANGERS di oggi ti propone le Dentist, indie pop/rock abbastanza scatenato, con ondate di shoegaze e alt pop. Cleopatra Records pubblica il nuovo lp Night Swimming del trio del New Jersey.
Dentist traccia per traccia
L’impatto è consistente: si parte dall’energia di Upset Words, che controbilancia la voglia di fare rumore con coretti femminili quasi infantili e molto punkeggianti. Ecco poi la title track Night Swimming (presente l’ominimo dei R.E.M.? Dimenticalo) che offre qualche variante drammatica e qualche spettro new wave sullo sfondo.
Alone in the Garden si propone con assalti progressivi, ritmiche robuste, schitarrate di una certa rilevanza. Un po’ più moderata e con l’enfasi maggiormente sul cantato, ecco poi Oh, che opta per versanti decisamente più pop rispetto agli altri brani.
Con Tight Spot si torna a picchiare veramente, con una base ritmica robustissima e molto tirata. Remind Me ha un approccio più dialettico, e anche un po’ più malinconico, pur trattandosi comunque di malinconia elettrica.
Figure-Four mostra come le voci possano diventare anche più infantili, sempre in mezzo a un panorama sonoro piuttosto noisy. Si viaggia in acustico quando arriva il momento di All is Well (in Hell), ricca di sentimenti e di risentimenti.
Tornano percussioni tonanti con la seguente Corked, con vasto ausilio della chitarra elettrica e con il solito contrasto con la dolcezza delle voci. Owl Doom pt. 2 rigioca la carta della new wave, con un discreto tasso di malinconia. Il finale, con The Latter, è di nuovo baldanzoso e battagliero.
Miscela interessante quella delle Dentist, in grado di proporre un disco divertente ma anche molto rumoroso e qualitativamente molto ben riuscito.