Djomi, vincitore di Castrocaro e finalista al Premio Lunezia, presenta il videoclip del nuovo singolo Chiacchiere Di Mezzanotte. La canzone è uscita a distanza di due mesi dal terzo album Finalmente, ed è stata realizzata in seguito alla vittoria del TOUR MUSIC FEST, che nella categoria rapper comprendeva proprio la produzione di un brano.
Nel videoclip, produzione Round, regia e riprese Giorgio Angelico e montaggio Marco Mazza, Djomi è immerso in una galleria d’arte moderna di notte (la Galleria d’Arte Carlo Ravaioli) . Questa location situata al centro di Cervia è stata scelta per rappresentare un ambiente in cui l’arte contemporanea si fonde con la sua malinconia, creando un’atmosfera di intima comprensione.
Djomi canta con passione, il suo timbro vocale come un pennello che dipinge emozioni sui muri bianchi della galleria. Le opere d’arte moderna, con colori audaci e forme astratte, sembrano risuonare con la sua voce, diventando compagne silenziose nella notte. Nel corso del video Djomi invia dei messaggi, illuminato solo dallo schermo del cellulare. Questa connessione virtuale è una lanterna nella notte, che getta luce sulle sue emozioni nascoste.
Il videoclip termina nel corso della notte. La galleria d’arte è stata rifugio e fonte di ispirazione per Djomi mentre affrontava i pensieri notturni.
Scritta una tarda sera di ottobre in studio, tra tutte le canzoni di Djomi è tra quelle nate più velocemente, in soltanto mezz’ora. L’approccio è notevolmente diverso dal solito, si muove tra soul e R&B, e la cadenza del pezzo ricorda la tranquillità della notte fonda, di quelle in cui ci si perde in conversazioni che si fanno al telefono con la persona che si ama, in cui bisogna sempre agire con attenzione e delicatezza: in quei momenti infatti entrano in gioco fattori come la stanchezza, il senso di colpa, la solitudine o la mancanza. Alla fine però queste conversazioni vanno prese come quello che effettivamente sono: solo chiacchiere di mezzanotte.
La scelta di pubblicare questo brano arriva da una scrematura tra varie demo fatta con i produttori Simon Empler e Gianluca Musso. Provenendo entrambi da scenari esterni al rap volevamo lavorare a un brano ibrido a tutti gli effetti: qualcosa che fosse riconducibile a una canzone rap ma che avesse tutta una serie di elementi di influenze esterne al genere