Pleiadum Constellatio rientra nella più ampia Silver River; dedicata alla Via Lattea, è una composizione in tre movimenti che descrive il viaggio di un oggetto celeste dallo spazio siderale all’atmosfera terrestre. Il primo movimento “Sidereal Cuts”, è destinato a due esecutori; il secondo, “Escape Velocity”, è stato pensato per pianoforte e voce soprano e sarà eseguito nella sua versione ridotta.
Questo brano deve la sua forma alla trasposizione in note di una mappa degli impatti annuali degli oggetti celesti nell’atmosfera terrestre redatta dalla NASA.
Il terzo movimento, “Pleiadum Constellatio”, è un brano organico, frutto dell’intuizione umana limitata da pochi parametri segnalati; è condizionato dall’intima percezione dei suoni, dei Momenti, della densità e del silenzio ed è il risultato di un esperimento casuale che, per sua stessa natura non può essere previsto a priori.
Le istruzioni assegnate trovano radici nel pensiero di Galileo, nell’opera di Cage e nei principi della Musica Intuitiva di Stockhausen. Fanno parte dell’orchestra elettronica: Alberto Favretto (oggetti percussivi); Aldo Aliprandi (voce processata, monocordo, piatti); Alessandra Trevisan (voce processata), B.E.A. (live electronics); Belinda Frank (voce), Bertrand Rossa (piano emulato, live electronics); Chironomia (live electronics, theremin); Johann Merrich (live electronics); LECRI (live electronics); Marianna Andrigo (corpo); Nicolò de Giosa (live electronics); Patrizia Mattioli (live electronics). Partiture e istruzioni a cura di Johann Merrich.