Gli Elettronoir hanno pubblicato Postalmarket, brano tratto dall’ultimo disco Suzu. Postalmarket è un brano che parte dalla new wave per arrivare alla musica ambientale delle sale d’attesa (Erik Satie o Brain Eno) e a una coda che richiama l’aria finale dei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Parla di equilibri alterati, dinamiche spezzate, esistenze e vite sconfitte, da recuperare: “Avevo letto vari articoli, testi, “Cobane Calling” di Zerocalcare, e le interviste, le storie delle soldatesse che in Kurdistan combattono frontalmente l’ISIS” – racconta Marco Pantosti, voce e pianoforte della band romana che si completa con Georgia Lee (voce) e Maurizio Sarnicola (basso e campionamenti e co-produttore artsitico) -. “Lo fanno con un fucile impugnato con la mano destra, mentre col braccio sinistro tengono stretto il proprio bambino. Con il sorriso, un’ombra di rossetto che tradisce una leggera civetteria, e il turbante in testa pronto a calare sul viso mentre montano la guardia o si devono mobilitare per un’azione di difesa improvvisa”.
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