Eugenia Post Meridiem: “willpower” è il nuovo video
willpower è il nuovo video degli Eugenia Post Meridiem, in attesa del nuovo album like I need a tension in uscita il 18 novembre 2022 per Bronson Recordings.
Il progetto Eugenia Post Meridiem prende forma nell’estate del 2017 quando Fera, dopo mesi di viaggi e intensa elaborazione di brani a Lisbona, incontra Traverso, Marini e Gherardi Vignolo. like I need a tension fa seguito al primo album In Her Bones del 2019, registrato al Big Snuff Studio di Berlino e pubblicato da Factory Flaws, oltre al doppio singolo LIFE SLEEPER del 2021 e a vari concerti in Italia e all’estero, inclusa la partecipazione a festival in Olanda, Austria, Portogallo e Germania.
Le canzoni di like I need a tension sono state composte nel corso degli ultimi due anni e tutti e quattro i musicisti hanno contribuito alla loro realizzazione, inviandosi tramite e-mail spunti e frammenti musicali, avanti e indietro. La band si è però riunita sul serio una volta archiviato il periodo di lockdown, durante due settimane di scrittura e registrazione in un fienile convertito in studio, vicino al comune di Montaldo Bormida, in provincia di Alessandria. “È stato un processo totalmente collaborativo“, afferma Marini. “Tutta la fase di stesura è stata eseguita insieme, proprio lì nella stanza“.
Il primo singolo willpower oscilla sul filo di ritmi insoliti e mette in luce un gruppo che non teme di sperimentare, tra morbidi ottoni e dettagli ascrivibili al post-punk moderno.
Questa canzone racconta dell’insorgere di un pensiero prezioso nella mente di un adolescente. Un pensiero che continua a crescere, finché non viene condiviso. Successivamente, inizia a insinuarsi in altre menti, come fosse un’intuizione, un desiderio, una speranza, una paura o un modello a cui guardare. Nelle strofe la musica riflette la crescita di tali pensieri attraverso una progressione di accordi che non si risolve mai, dopodiché il cambiamento dell’armonia nel ritornello produce uno sfondo diverso, proprio come il cambio di mente di cui sopra, e nell’ultimo ritornello la musica si sviluppa come se fosse una una comunione di pensieri