Ex-Otago a Genova: il report
Sarà anche vero che “I giovani d’oggi non valgono un cazzo”, ma stasera sono tutti riuniti all’Arena del Mare in attesa degli Ex-Otago. Sono giovani anche loro, stanno girando la penisola facendo conoscere la loro musica, ma Genova la portano nel cuore, ed è un amore decisamente ricambiato, vista la folla che si sta raggruppando sempre di più sotto al palco. Il compito di scaldare l’atmosfera, in attesa delle star locali, è affidato a Keaton e ai Cuccioli Morti, mentre sul calar della sera è Dardust a tenere in mano le redini dello spettacolo con una (troppo) breve esibizione strumentale tra il classico e l’elettronico, energica e ipnotica.
Il tempo passa veloce, ma i padroni di casa si fanno attendere: i bambini presenti iniziano a fremere, e anche i loro genitori. Alle dieci passate, finalmente, fanno il loro ingresso trionfale i protagonisti indiscussi della serata, accolti come eroi nazionali dai loro fans e amici. Cantano tutti, complice la capacità di entrare in testa della maggior parte dei ritornelli del gruppo, e l’entusiasmo con cui gli Ex-Otago suonano e si muovono sul palco. Le luci sono basse, il fumo è tanto, forse troppo, un peccato per chi ha guadagnato il posto davanti alla transenna e vorrebbe scattare qualche foto a ricordo del concerto.
I ragazzi sul palco continuano il loro spettacolo regalando al pubblico i brani del loro ultimo album, Marassi, lavoro con cui si sono guadagnati ufficialmente la fama a livello nazionale, uscendo dai confini della Liguria. Sonorità più catchy, l’inserimento di un’elettronica accattivante, e il sostegno di collaboratori esperti a dare il giusto valore alla loro musica, ed ecco che Marassi è diventato un disco di riferimento nella nuova scena indipendente nostrana. La dimostrazione è stata la pubblicazione di una versione Deluxe, o Stramarassi, con la partecipazione di numerose guest star. Una di loro, Jake La Furia, è salito sul palco anche durante il concerto, cantando insieme al gruppo Gli Occhi della Luna in mezzo a un’esplosione di coriandoli. La presenza del rapper non è stata l’unica incursione sul palco: durante la serata sono stati parecchi gli amici della band che si sono succeduti tra un pezzo e l’altro: lo stesso Dardust ha accompagnato alle tastiere la prima esecuzione di Cinghiali Incazzati; Willie Peyote e uno dei membri storici degli Ex-Otago, Alberto Pernazza, hanno prestato il loro rap alle canzoni del gruppo.
Braccialetti fluo lanciati tra la folla, coriandoli gialli e azzurri, palloni colorati, luci sempre basse, hanno contribuito a rendere speciale e ad aumentare l’impatto emotivo dei brani più amati dal pubblico: Quando sono con te, Ci vuole molto coraggio, Sognavo di fare l’indiano, I giovani d’oggi e Cinghiali incazzati, che hanno chiuso il concerto dopo la consueta pausa prima del gran finale.
Nonostante il grande successo di Marassi, la scaletta ha previsto comunque pezzi estratti dai lavori precedenti della band, tra cui Costa Rica ha regalato una bella dose di emozioni.
La serata si è conclusa in un locale vicino, dove i ragazzi della band hanno incontrato e fatto ballare i fans più fedeli.
Foto e testo di Chiara Orsetti