Esce il 20 settembre il nuovo album di Fabio Cinti, dal titolo Forze elastiche. L’album sarà anticipato dal video del singolo La gente che mente.
Il disco, prodotto da Paolo Benvegnù, vede la partecipazione di Nada Malanima, The Niro, Massimo Martellotta (Calibro 35), Alessandro Grazian e Giovanna Famulari.
Così Cinti racconta il disco: “L’Illusione è la rete a maglie fitte che chiamiamo Sfera del Reale. Essa è soggetta a Forze Elastiche che spingono e tirano, tendono e stringono e la deformano senza per questo mai spezzarla. Se così non fosse, se un varco s’aprisse, gli oscuri miliziani dell’Ignoto irromperebbero o, peggio ancora, dall’Ignoto saremmo risucchiati e-
Ecco dunque che le incessanti Forze Elastiche sono anche il collante che ci impedisce di volarcene via in brandelli insignificanti – visione chagalliana a tinte fosche. E noi viaggiamo nello spazio e nel tempo, tornando continuamente al nostro posto, uguale e diverso. Allargare sempre più le distanze, fino a vincere completamente proprio quelle forze che ci costringono nel luogo illusorio dove risiediamo, è nostra sorte e destino e sarebbe un compito se solo divenissimo coscienti.
Ripensare gli spazi: le città, le case, i parcheggi vuoti, i negozi e le loro vetrine – che ci contengono e ci rimbalzano fuori nell’esposizione mediatica che tanto andiamo cercando -; lo sguardo delle persone, le verità e le menzogne che con i loro effetti indirizzano gli eventi; tutto il vissuto dall’infanzia a oggi e la consapevolezza improvvisa di essere qui in questo momento; gli spazi per ballare, per correre, diretti dalle nostre fantasie o dalle regole più dure di un gioco; gli spazi sociali, fisici e virtuali, dove ci si batte per la prevalenza, per il consenso popolare, per tutte le allucinazioni collettive del tempo che viviamo.
E poi i luoghi importanti in questa vita, quelli che custodiranno per sempre la nostra meraviglia e dove sappiamo proteggere meglio anche i nostri affetti; gli spazi sacri e spirituali che non coincidono con quelli imposti perché ogni singolo uomo ha la sua personale preghiera; i luoghi degli innamorati, la distanza tra due bocche che si cercano e lo spazio azzerato dell’abbraccio; lo spazio fisico di questo pianeta che diventa sconosciuto proprio quando si accetta il fatto che si tratta solo di uno dei tanti luoghi.
E infine i luoghi nascosti della mente, dove talvolta ci si incontra e dove è difficile sia arrivare che, poi, trovarne l’uscita, nell’impresa fallimentare di cercare qualche risposta senza distruggere le certezze o quelle costruzioni che ci hanno permesso di sopravvivere, per ritornare sdoppiati e più forti come i supereroi alla ricerca di nuove prove da superare negli spazi aerei della stessa città da cui siamo partiti”.