Il Caos di Fabri Fibra è arrivato, finalmente, a Genova. Il palco del Goa-Boa Festival all’Arena del Mare ha fatto da cornice a una vera e propria maratona nel repertorio del rapper marchigiano: dalle chicche dei primi album fino ai successi del decimo album in studio, Caos appunto, fonte inesauribile di singoloni nonostante siano passati 20 anni da Turbe giovanili.

Fibra si conferma essere uno dei pilastri dell’hip hop italiano, quello che è nato con il demo nello stereo e si è fatto strada combattendo con le unghie e con i denti. Lo show comincia con l’arrivo di Sonny sul palco: local hero, presente spesso e volentieri su questi palchi grazie alla faccia tosta e all’entusiasmo con cui presenta i suoi brani, viene addirittura sgridato sgridato affettuosamente sul palco da Izy che sale ridendo sul palco, gli dà due pizze in faccia per avergli “rubato la canzone” e se ne va, facendo impazzire il pubblico.

Giusto il tempo di cambiare palco ed ecco l’energia del repertorio proposto farsi largo e spazio dalle transenne in poi: un pubblico eterogeneo quello presente stasera, dai ragazzi giovanissimi a chi 20 anni fa aveva già soldi in tasca per acquistare musica, magari in cassetta. La scelta è quella di sparare a raffica un pezzo dietro l’altro: qualche canzone per intero, qualcun’altra solo accennata per un paio di strofe e il ritornello. Per ognuna, però, l’energia resta la stessa, su e giù dal palco.

È così che si parte con quel che è l’apertura di Caos, Intro (Cielo) con immancabile campionamento di Gino Paoli al seguito, e si prosegue per un’ora e mezza filata senza quasi riprendere fiato. 45 anni suonati, Fibra si prende gli applausi, le urla del pubblico, i balli scatenati e i sorrisi di chi ascolta il rap e di chi ascolta Fibra e basta. Immancabile a Genova la presenza di Maurizio Carucci su Stelle: l’accoglienza è sempre calorosa per il leader degli Ex Otago, ancor di più nella sua terra natale.

Al mixer Dj Double S, altra colonna portante della scena, che manipola i dischi, non li mette soltanto, per un risultato che fa tremare letteralmente con i bassi l’Arena del Mare. La scaletta del concerto ha visto susseguirsi:

Intro (cielo)
GoodFellas – Brutto Figlio Di – Sulla Giostra
Cronico
La pula bussò (Tradimento reloaded)
Fenomeno
Demo nello stereo
Propaganda
Stelle
Pamplona
Rap In Guerra
Applausi Per Fibra
Rap In Vena – Non Crollo – Non Fare La Puttana
Come Vasco
Bugiardo
Cocaine
Verso altri lidi (unplugged)
Yoshi
Caos
Fotografia
Calipso
Vip In Trip
La soluzione
Panico
Stavo pensando a te
Luna piena
Tranne te
Dalla A alla Zeta

Pagina Instagram Fabri Fibra

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