Frozen Lips, “It’s all about the Bass”: recensione e streaming

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I Frozen Lips nascono nel 2014 come progetto solista di Niccolò Bardazzi (voce). Dopo il coinvolgimento del fratello Lorenzo, chitarrista e arrangiatore delle canzoni, ha inizio il processo creativo che nel giro di un anno porterà i due alla composizione di svariati brani.

Il primo ep, intitolato It’s all about the bass, contiene i loro primi quattro inediti. Il sound della band ha sfumature funky ed è influenzato da Artic Monkeys, The Strokes e Franz Ferdinand. Un anno dopo la realizzazione dell’ep arriva il primo contatto discografico con Seahorse Recordings.

Frozen Lips traccia per traccia

L’inizio dell’ep è riservato a Melody, canzone dai sapori post grunge ma anche piuttosto sbarazzina. La seguente Game of Seduction percorre gli stessi sentieri pop, ma accentuando i contrasti. I coretti fanno pensare ai 70s.

Un riff acido di chitarra apre Me and my Bottle, sicuramente il pezzo più aggressivo e maggiormente iniettato di blues dell’ep. A proposito di basso: il quattro corde è protagonista di A Night in Pag, che chiude il lavoro su note elettriche molto spiccate e ruvide.

Buono il primo passo dei Frozen Lips, che nei quattro pezzi del disco condensano molte sensazioni diverse.

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