Fufanu, “Dialogue II”: la recensione
L’enigmatico trio Fufanu ha annunciato l’uscita di una nuova serie di ep nel 2018, in ognuno dei quali esplorano le loro molteplici personalità soniche, dal motorik al post-punk alla alt-techno, all’ elettronica d’avanguardia. Dopo la prima parte, uscita il 29 giugno, arriva il 24 agosto il secondo ep, dal titolo Dialogue II.
Il singolo estratto dall’ep, Typical Critical, esplora il concetto dell’amore online in opposizione all’amore nella vita reale. “Parla di come vogliamo non solo essere amati e adorati, ma come ci si vuole sentire in merito”, racconta Kaktus Einarsson, che ha scritto il testo. “Non ti accontenti di vedere che qualcuno ti ama perché ti manda delle emoticon carine sui social media – vuoi davvero sentire qualcosa. Qualcosa di più genuino dell’amore di massa: un amore più artigianale”.
Fufanu traccia per traccia
C’è qualcosa di cinematico che anima le forze conduttrici di Pick it Up, la prima delle tre tracce di cui è composto l’album. Dopo una lunga passeggiata strumentale, entra la voce, un po’ cantata, un po’ recitante e un po’ lazy, per conferire quarti di nobiltà a un brano downtempo costellato di idee curiose.
Typical critical prosegue il discorso abbassando di netto le luci: nell’atmosfera soffusa che si crea emergono le qualità vocali (aggiustate dall’autotuning) ma anche qualche schizzo elettronico qui e là.
Tutt’altre le idee di Chop chop, che entra a piedi uniti in campo edm, con un beat marcato e sporco, anche con qualche nostalgia 90s.
Tre brani che proseguono in una direzione sperimentale e con le idee chiare per i Fufanu. Tre volti diversi di un trio che ha tutte le caratteristiche per influenzare, più che farsi influenzare da altri.